Chi soffre maggiormente per gli eventi meteorologici estremi? Pubblicato il rapporto Global Climate Risk Index 2020
Secondo il Global Climate Risk Index 2020 i paesi e i territori maggiormente colpiti nel 2018 sono stati il Giappone, le Filippine e la Germania. Mentre per il periodo dal 1999 al 2018 Portorico, Myanmar e Haiti sono i più alti.
04 December, 2019
Chi soffre maggiormente per gli eventi meteorologici estremi? Questa è la domanda alla quale il Global Climate Risk Index 2020 prova a rispondere analizzando in che misura i paesi e le regioni sono stati colpiti dagli impatti degli eventi estremi legati al cambiamento climatico come tempeste, alluvioni, ondate di calore ecc..
Per rispondere sono stati elaborati i dati del 2018 (quelli più recenti) e confrontati con il quelli relativi al periodo tra il 1999 e il 2018. I paesi e i territori maggiormente colpiti nel 2018 sono stati il Giappone, le Filippine e la Germania. Mentre per il periodo dal 1999 al 2018 Portorico, Myanmar e Haiti sono i più alti.
La 15a edizione
dell'analisi di quest'anno riconferma i risultati precedenti
dell'indice di rischio climatico: i paesi meno sviluppati sono
generalmente più colpiti rispetto ai paesi industrializzati. Per
quanto riguarda i futuri cambiamenti climatici, l'indice di rischio
climatico può fungere da campanello d’allarme per la vulnerabilità
già esistenti che potrebbero aumentare ulteriormente nelle regioni
in cui eventi estremi diventeranno più frequenti o più gravi a
causa dei cambiamenti climatici. Come successo durante la stagione
degli uragani nell'Atlantico 2017 che ha dimostrato che i paesi ad
alto reddito cominciano ad avvertire sempre di più gli
impatti climatici,
anche le ondate di calore e la siccità del 2018 hanno confermato
l'innalzamento del rischio da parse di questi paesei. Un'efficace
mitigazione dei cambiamenti climatici è quindi nell'interesse
personale di tutti i paesi del mondo.
La COP25 di
quest'anno a Madrid deve affrontare lo scoglio della mancanza di
ulteriori finanziamenti per aiutare le persone e i paesi più poveri
ad affrontare la perdita e il danno dovuto a eventi estremi. Per gli
studiosi il vertice spagnolo deve tradursi in: una decisione su come
determinare la necessità di sostegno ai paesi vulnerabili in merito
a perdite e danni futuri su base continuativa, e i passi necessari
per generare e rendere disponibili risorse finanziarie per soddisfare
queste esigenze. Senza tralasciare il rafforzamento tag heuer replica e l'attuazione
delle misure per l'adattamento ai cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda l’Italia, negli ultimi due decenni, dal 1999 al 2018, è al sesto posto nel mondo per numero di vittime causate dagli eventi meteorologici estremi, e diciottesima per numero di perdite economiche pro capite. Nel complesso, nel ventennio l'Italia risulta il ventiseiesimo Paese più colpito dagli eventi estremi. Guardando al solo 2018, invece, l'Italia è ottava per perdite economiche pro-capite, e ventottesima per numero di morti.