Sequestrati oltre 2 milioni di sacchetti illegali, Assobioplastiche: 'Ennesimo caso a spese di cittadini, commercianti onesti e ambiente'
Così Assobioplasiche a proposito di un’operazione condotta da Guardia di Finanza e Carabinieri, che ha portato al sequestro di ben 2.100.000 shopper e 13.900 kg di materiali fuori legge, oltre a sanzioni amministrative per 460.000 euro, e che ha riguardato 97 punti vendita di una nota catena di prodotti ittici surgelati presente in svariate città del Paese
12 December, 2019
"A 8 anni di distanza dall’entrata in vigore definitiva della legge, il fenomeno dell’illegalità nel settore dei sacchetti per asporto merci permane in tutta la sua evidenza e consistenza". Così Assobioplasiche a proposito di un’operazione condotta in maniera congiunta dal personale della Guardia di Finanza e dai militari del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, che ha portato al sequestro di ben 2.100.000 shopper e 13.900 kg di materiali fuori legge, oltre a sanzioni amministrative per 460.000 euro, e che ha riguardato 97 punti vendita di una nota catena di prodotti ittici surgelati presente in svariate città del paese.
“Quello di oggi è l’ennesimo caso di illegalità a spese di cittadini, commercianti onesti e ambiente”, ha commentato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche. “Sono anni che denunciamo i comportamenti di individui e organizzazioni che immettendo in commercio sacchetti fuori legge si rendono responsabili di reati ambientali ed erariali, oltre a sottrarre risorse economiche, posti di lavoro e sviluppo al nostro Paese. Voglio ringraziare Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri da sempre in prima linea con noi in questa battaglia per la legalità”.
In tutti i controlli è stata riscontrata la difformità delle buste in materiale plastico rispetto alla normativa vigente (mancata certificazione di biodegradabilità, compostabilità e rinnovabilità). Le violazioni amministrative hanno riguardato la commercializzazione, sia a dettaglio che all’ingrosso, delle buste monouso biodegradabili e compostabili (shopper) che devono essere conformi agli standard europei di ecocompatibilità.
Gli shoppers vietati sono, invece, quelli in uso in passato, dotati di manici o bretelle con spessore inferiore ai 200 micron, se per uso alimentare, e 100 micron, se per uso non alimentare. Il costo inferiore fino ad un decimo sul mercato delle buste ormai vietate rappresenta il motivo principale per cui ancora vengono acquistate e utilizzate illecitamente nei singoli punti vendita.