Torna il Festival del Giornalismo Alimentare: politiche del cibo, sostenibilità delle filiere e cibo del futuro
Massimiliano Borgia: “ Il cibo è vita, economia, sviluppo, solidarietà, benessere. Il cittadino deve sapersi orientare tra le diverse fonti e interpretare in modo consapevole le informazioni che legge sui giornali o su un blog”
30 December, 2019
Dal 20 al 22 febbraio 2020, Torino tornerà ad essere capitale del dibattito culturale nazionale sul cibo e l’alimentazione con la quinta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che dal 2016 si è consolidato come una delle manifestazioni di rilievo nazionale, sia del «mondo alimentare» che del «mondo della comunicazione» e del giornalismo, unico in Europa nel suo genere. Al Festival si parla di giornalismo e alimentazione da punti di vista anche molto diversi fra loro: il cibo visto dal giornalismo economico e finanziario; l’informazione sulla sicurezza alimentare; l’informazione sulla ricerca agroalimentare; il linguaggio del giornalismo enogastronomico; le bufale alimentari nel web; la comunicazione alimentare verso i bambini; le politiche nazionali sull’alimentazione; legalità e cibo; la critica e l’attualità delle guide enogastronomiche; la comunicazione delle aziende; l’editoria di settore…
A Torino, la città delle idee per antonomasia, l’appuntamento richiama ogni anno centinaia di professionisti dell’informazione alimentare: giornalisti, blogger, aziende, funzionari di amministrazioni pubbliche, professionisti della sicurezza alimentare, uffici stampa e rappresentanti di associazioni si incontrano, si confrontano, scambiano esperienze e mettono in rete saperi. Qui nascono nuove idee e si anticipano i futuri trend della comunicazione legata ai temi alimentari. E nascono soluzioni per rispondere alle necessità sociali.
Filo conduttore del dibattito sarà come sempre la necessità di una informazione di qualità, a fronte anche di un pubblico di consumatori sempre più attento, partecipe e preparato, anche grazie ad una più facile accessibilità ai contenuti, garantita dai nuovi media. Questa facilità di accedere alle informazioni, che è un incredibile strumento di sviluppo, ha anche un rovescio della medaglia: in rete è molto facile incappare in informazioni errate, incomplete, superficiali, fuorvianti. Solo un atteggiamento critico e la capacità di distinguere la validità delle fonti può permettere al consumatore di avere un ruolo attivo non solo nell’individuare informazioni di qualità, ma anche nella propagazione di quelle vere e corrette.
Per questo, per la prima volta nel 2020, il Festival aprirà le sue porte anche al pubblico, che avrà anche l’occasione di incontrare dal vivo alcuni tra i più seguiti personaggi della rete. Tra gli ospiti dell’edizione 2018 ricordiamo: Lisa Casali, Sonia Peronaci e Benedetta Rossi. “Il cibo è nella vita di noi tutti, ogni giorno e in numerosi momenti. Il cibo è vita, economia, sviluppo, solidarietà, benessere, salute, scienza, cultura…e molto altro. Sempre più ci informiamo sul web. E i confini tra le diverse fonti di informazione sono sempre meno netti. – spiega il giornalista Massimiliano Borgia, ideatore e direttore del Festival – Il cittadino deve sapersi orientare tra le diverse fonti e interpretare in modo consapevole le informazioni che legge sui giornali o su un blog. E abbiamo pensato che aprire al pubblico le porte del Festival possa fornire un contributo importante nello sviluppo di questo spirito critico e verso la consapevolezza della responsabilità che ciascuno di noi può avere anche quando decide di condividere un contenuto – corretto o errato - sui social.”
Grazie agli oltre 30 panel di discussione, saranno numerosi i temi sul tavolo della V edizione: le politiche del cibo, la sostenibilità e sicurezza delle filiere, la ricerca sul cibo del futuro, lo spreco alimentare, nuovi trend come la “doggy bag” e il “food delivery”. Grande spazio sarà, come sempre, dedicato all’informazione sulla sicurezza e sui reati alimentari, al made in Italy e al cibo come veicolo di promozione sociale e culturale. Non mancheranno momenti di confronto sull’informazione vista con l’occhio della televisione, della radio e delle grandi guide gastronomiche e focus sulle grandi inchieste.
Accanto ai dibattiti, anche quest’anno il Festival proporrà un programma parallelo di stage tecnici e laboratori di esperienza. Questi saranno momenti formativi organizzati in collaborazione con partner e sponsor. Saranno a numero chiuso e avranno la finalità di trasmettere consigli utili per il lavoro del giornalista che scrive, fotografa, filma, posta il cibo. Ma saranno anche momenti di conoscenza reciproca tra i partecipanti e i curatori degli stage e dei laboratori anche in vista di contatti futuri. “Stage e laboratori – spiega ancora il Direttore Massimiliano Borgia - si svolgeranno negli stessi orari dei panel: un modo per «staccare» dai dibattiti e farsi coinvolgere in attività pratiche. Inoltre, così come avvenuto nella scorsa edizione, il Festival del Giornalismo Alimentare consegnerà i propri riconoscimenti a giornalisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti per il loro lavoro di informazione e inchiesta in ambito food. Ripeteremo infine anche l’esperienza degli incontri B2B, che ha riscosso molto successo l’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo organizzato incontri tra le aziende presenti al Festival interessate ad approfondire possibilità e benefici della comunicazione con i professionisti della comunicazione interessati a sviluppare la propria attività. C’è ancora moltissimo bisogno di comunicazione sul cibo e ci è parso naturale porci come facilitatori dell’incontro tra domanda e offerta.”
Con l’obiettivo di far incontrare le diverse professionalità interessate alla comunicazione alimentare, (Giornalisti, Medici, Veterinari, Biologi, Nutrizionisti, Agronomi, Avvocati e Tecnologi Alimentari) l’evento è ufficialmente inserito tra quelli validi per acquisire i crediti della formazione obbligatoria continua dei giornalisti e delle professioni scientifiche e sanitarie.
Fonte: Festival del Giornalismo Alimentare