La Città Metropolitana di Roma individua 15 possibili siti per la discarica della Capitale
Secondo quanto apprende l'agenzia di stampa Dire, nei giorni scorsi si è conclusa la ricognizione dei tecnici della Città Metropolitana
20 February, 2020
(agenzia dire, Marco Tribuzi)
Dagli uffici tecnici della Città Metropolitana di Roma saltano fuori nuove aree dove potere collocare la futura discarica della Capitale in alternativa alla localizzazione dell’area di Monte Carnevale, individuata dalla Giunta capitolina il 31 dicembre scorso.
Al termine di una recente riunione di maggioranza, i Cinque Stelle in Campidoglio avevano stabilito di intraprendere un percorso, insieme ai tecnici della ex Provincia di Roma e a quelli del Comune, per verificare la possibilità di trovare nuovi siti dove collocare l’impianto di smaltimento di Roma e stralciare così la delibera su Monte Carnevale.
Secondo quanto apprende l’agenzia di stampa Dire, nei giorni scorsi si è conclusa la ricognizione dei tecnici della Città Metropolitana che ha portato alla “scoperta” di una quindicina di nuovi siti all’interno dei confini della città.
Questo è stato possibile perché stavolta la ricerca di aree idonee (sempre nell’abito delle cosiddette aree bianche cioè prive di vincoli) e’ stata fatta utilizzando i parametri contenuti nel piano regionale rifiuti e cioè almeno 500 metri di distanza dalle case sparse e almeno 1000 metri dai centri abitati (in passato questi limiti erano più alti).
Tuttavia, a quanto risulta, queste nuove opzione avrebbero una volumetria ridotta e sarebbero prive della necessaria viabilità di accesso, che andrebbe realizzata. Le carte sarebbero state consegnate al delegato ai Rifiuti della Città Metropolitana, Giuliano Pacetti, che è anche capogruppo M5S in Campidoglio.
La ricerca può essere ulteriormente estesa. Innanzitutto a tutte quelle cave dismesse di cui però non si conosce precisamente la proprietà, opzione che sarebbe stata scartata dagli uffici del Campidoglio (ma potrebbe essere ripresa ora) durante la ricognizione effettuata dall’organismo tecnico insediato dall’ordinanza del 27 novembre del presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
Inoltre, possono essere prese in considerazione aree (cosiddette gialle) con vincoli di attenzione progettuale ma anche in questo caso la scelta puntuale del sito, in base al tipo di vincolo presente caso per caso, spettera’ agli uffici capitolini, in particolare dopo l’esame del dipartimento Urbanistica che dispone di tutte le situazioni vincolistiche sulle varie porzioni di territorio della città.
La Ngr, titolare dei diritti sulla cava di Monte Carnevale, non ha ancora presentato in Regione il progetto per la realizzazione della discarica di rifiuti speciali non pericolosi derivante dal trattamento di quelli urbani, ma il deposito avverrà entro la fine del mese per poi avviare la conferenza dei servizi.
Un eventuale cambio di sito da parte del Comune di Roma non costituirebbe un problema per la Regione: “Ad oggi non ci è arrivata nessuna comunicazione di un ripensamento o di un’ipotesi alternativa alla delibera di giunta comunale del 31 dicembre- ha detto l’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani- Se il Comune di Roma dovesse individuare una soluzione diversa e annullare la propria decisione con un’altra ne prenderemmo atto, per la Regione Lazio non cambierebbe nulla“.