Tagliare le emissioni italiane di “Almeno il 55%”: depositata la proposta di legge di iniziativa popolare
L’iniziativa è volta a far assumere al Governo italiano l’obiettivo previsto dal Green Deal europeo e dal Parlamento UE di una riduzione del 55% di gas ad effetto serra entro il 2030. Obiettivo raccogliere 50.000 firme
28 February, 2020
Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2020 è stato pubblicato il Comunicato con cui la Corte di Cassazione annuncia che è stata deposita presso la Cancelleria la proposta di legge di iniziativa popolare (PdL) dal titolo “Almeno il 55%”.
“Almeno il 55%”, fa riferimento all’obiettivo dei proponenti di far assumere al Governo italiano l’obiettivo del 55% di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030, come proposto nel Green Deal europeo dalla Presidente della Commissione UE Ursula van der Leyen in dicembre ed approvato lo scorso gennaio a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo.
Il testo definitivo del Piano nazionale integrato clima ed energia (PNIEC) quale inviato dal Governo italiano alla Commissione UE e pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) il 21 gennaio 2020, prevede una riduzione al 2030 delle emissioni di gas ad effetto serra solo del 33%.
Il testo della proposta di legge “Almeno il 55%” è molto avanzato e prevede:
– costituzione di un Fondo apposito aggiuntivo di 2 miliardi all’anno per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili e per il sostegno al processo di decarbonizzazione dell’economia;
– introduzione della carbon tax;
– abolizione dal 2021 di ogni forma diretta o indiretta di sussidi ambientalmente dannosi (SAD) che vengono ancora erogati a favore dei combustibili fossili;
– provvedimenti del Ministero dell’Istruzione e di quello dell’Ambiente per l’educazione ambientale nelle scuole legata ai cambiamenti climatici;
– azione internazionale del Governo italiano per una moratoria mondiale dei combustibili fossili.
A breve il testo della PdL “Almeno il 55%” sarà pubblicato sulla G.U. e da quel giorno scatteranno i 6 mesi utili per la raccolta di almeno 50.000 firme.
“La raccolta delle firme – spiegano in una nota i promotori – sarà un’occasione di informazione e mobilitazione dei cittadini sul tema dei cambiamenti climatici, delle loro drammatiche conseguenze e di quel che dobbiamo pretendere dai Governi per fronteggiare al massimo questa minaccia”.