Italia prima in Europa per incremento nell'uso di risorse materiali provenienti da prodotti riciclati
Lo dice l’ultimo rapporto Eurostat. Nella nostra penisola il Circular material use rate, l’indicatore che misura il contributo dei prodotti riciclati nell’uso complessivo dei materiali, ha fatto registrare un incremento del 6%, seguito da Lettonia, Belgio, Austria e Paesi Bassi
13 March, 2020
Tra il 2010 e il 2017, l'Italia è stato il paese europeo che ha aumentato più di tutti gli altri la percentuale di utilizzo di risorse materiali provenienti da prodotti riciclati e materiali recuperati. Lo dice l’ultimo rapporto sulla “materia circolare” di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea. Nella nostra penisola il Circular material use rate, l’indicatore che misura il contributo dei prodotti riciclati nell’uso complessivo dei materiali, ha fatto registrare un incremento del 6%, seguito da Lettonia, Belgio, Austria e Paesi Bassi (+5% ciascuno). All'estremità opposta della scala, il calo maggiore è stato registrato in Lussemburgo (-15%), Finlandia (-11%), e Spagna (-3%).
L'uso complessivo dei materiali di uno Stato viene misurato sommando il consumo aggregato di materiale domestico (DMC) e l'uso circolare dei materiali. Il circular material use rate a sua volta è ottenuto dalla quantità di rifiuti riciclati negli impianti di recupero sul territorio nazionale, meno i rifiuti importati destinati al recupero e sommando i rifiuti esportati destinati al recupero all'estero. Un valore percentuale di CMU più elevato significa che un numero maggiore di materiali secondari sostituisce le materie prime primarie, riducendo così gli impatti ambientali dell'estrazione.
Grazie agli incrementi di questi ultimi sette anni l'Italia si conferma tra i primi paesi europei per percentuale di CMU (17,7%), dopo il Belgio (17,8%), Francia (18,6%) e Olanda (29,9%).
Secondo il rapporto nel 2017 il circular material use rate dell’Unione Europea è stato dell'11,2%, valore in cui è sempre oscillato dal 2012, con un lieve aumento nel 2016 (11,4%). Nel periodo tra il 2004 e il 2012, è aumentato dall'8,2% all'11,1%, vale a dire di quasi 3 punti percentuali.
I minerali metallici sono stati la categoria di materiale con il più alto tasso di circolarità. Nel 2017, oltre un quinto dei minerali metallici (21,8%) utilizzati nell'UE proveniva da prodotti riciclati e materiali di recupero, a fronte del 14,7% di minerali non metallici (compreso il vetro), dell'8,7% di biomassa (compresi carta, legno, tessuti e altri) e del 2,5% dei materiali energetici fossili (compresi plastica e combustibili fossili).
I materiali a base di combustibili fossili sono meno adatti per il riciclaggio perché sono usati principalmente per produrre energia; tuttavia, potrebbe essere possibile un maggiore riciclaggio della plastica. La maggior parte dei tipi di biomassa non è adatta al riciclo (ad esempio alimenti e foraggi o legno per l'energia), tuttavia sono possibili miglioramenti, ad esempio riducendo gli sprechi alimentari e riciclando i tessuti naturali nei capi.