Il presidente della Commissione Rifiuti della Regione Lazio: 'Inaccettabile ogni dietrofront sul porta a porta a Roma'
Marco Cacciatore in un lungo post su facbook commenta la decisione di Ama di sostituire la raccolta rifiuti porta a porta con la vecchia raccolta stradale, sia per le utenze commerciali che per quelle domestiche in alcune zone della Capitale
09 May, 2020
"Il Programma di Roma 5Stelle prevedeva non solo una differenziata a percentuali stellari entro il 2021, ma la legge prevede (D. Lgs. 152/2006, artt. 179 e soprattutto 205) che la raccolta differenziata debba attestarsi almeno al 65%. Nessuno disconosce che Roma ha una mole di gestione molto più gravosa, ma addirittura tornare indietro sul Porta a Porta (PaP) per le utenze non domestiche lo trovo inaccettabile e anzi ai limiti della legittimità". Così Marco Cacciatore, presidente della Commissione Rifiuti della Regione Lazio, in un lungo post su facbook commenta la decisione di Ama di sostituire la raccolta rifiuti porta a porta con la vecchia raccolta stradale, in realtà non solo per le utenze commerciali ma anche per quelle domestiche in alcune zone della Capitale, come ad esempio a Colli Aniene in IV municipio o al Torrino in IX. La municipalizzata ha annunciato che tra quest’anno e il 2021 il porta a porta non sarà più effettuato per circa 100mila utenti, pari a 400mila persone. Si tornerà alla cosiddetta raccolta stradale, quella con i cassonetti per ogni diverso materiale.
Cacciatore, appartenente anch'egli ai 5 Stelle, è molto critico con l'amministrazione Raggi e con la gestione Ama: "Il PaP fatto come si deve risparmia su smaltimento e trattamento nei grandi impianti, permettendo di togliere conferimenti e risorse a grandi imprese private, per redistribuire risorse in termini di maggior tutela ai lavoratori, che si traduce sempre in maggiore efficienza. Riferendomi all'operato di uffici tecnici competenti e Ama chiederei, se potessi: esiste una valutazione tecnico-economica che, considerando costi di raccolta e costi di smaltimento o recupero, mostri la sostenibilità della scelta di tornare al sistema stradale recedendo dal PaP per le utenze non domestiche (Und)? Oppure si vuole solo nascondere il fatto che la scadenza del contratto con i subappaltatori ha colto AMA e Roma capitale impreparati? In tal caso mi aspetto sanzioni alle ditte interessate, sempre che tuttavia le stesse non dimostrino di aver subito danni dopo le crisi di Bilancio dello scorso anno".
Il presidente della Commisione Rifiuti regionale aggiunge: "Si deve purtroppo prendere atto che alcuni degli Amministratori e tecnici frettolosamente rimossi (Montanari e Bagnacani), avevano tracciato una strada che aveva un obiettivo strategico chiaro: incremento della differenziata, impiantistica a gestione pubblica (sulla quale si doveva discutere) e raggiungimento degli standard nazionali ed europei. Forse andava discusso il loro Piano predisposto, che effettivamente si erano aperti a presentare e concertare. Sarebbe il caso ora di sottoporre a valutazione oggettiva, e in termini di risultati raggiunti, gli uffici tecnici ad oggi responsabili e competenti in materia: Direzione Generale del Comune, che è responsabile del controllo sulle Partecipate, Direzione Rifiuti e Ama stessa".