Roma, Ama: 'Rimosse 150 tonnellate di rifiuti abbandonati'
Una vera a propria discarica all’altezza del Viadotto Zelia Nuttal ad Acilia: "Tra i materiali rimossi 100 tonnellate di rifiuti indifferenziati, 20 tonnellate di ingombranti, 30 di inerti/scarti edili e 1 tonnellata di pneumatici"
25 May, 2020
Ama ha terminato una maxi operazione straordinaria di pulizia su di un’area degradata all’altezza del Viadotto Zelia Nuttal ad Acilia (Roma, ndr). L’intervento, commissionato dal Municipio X grazie ad una convenzione stipulata di recente, ha permesso di raccogliere complessivamente oltre 150 tonnellate di rifiuti abbandonati abusivamente. Lo comunica Ama in una nota. Tra i materiali rimossi, che saranno avviati alle corrette procedure di trattamento/recupero, 100 tonnellate di rifiuti indifferenziati (sacchi, masserizie varie), 20 tonnellate di ingombranti, 30 di inerti/scarti edili e 1 tonnellata di pneumatici. Per sette giorni sono stati quotidianamente impegnati sul posto 4 operatori con supporto di un bobcat e 2 autocarri con cassa a ragno e cassone da 20 metri cubi.
“L’azienda, insieme con Roma Capitale, è impegnata “h24” nell’opera di bonifica e contrasto all’abbandono abusivo di rifiuti sul suolo pubblico – sottolinea l’amministratore unico di Ama Stefano Zaghis –. In casi come questo è persino riduttivo parlare di malcostume, dal momento che si tratta di veri e propri atti criminali. Nell’area sottostante al viadotto, infatti, abbiamo trovato tonnellate di materiali scaricati illegalmente, alcuni dei quali anche potenzialmente pericolosi per la sicurezza e la salute pubblica. Intervenire a sanare queste situazioni richiede ovviamente sforzi supplementari per la raccolta e il corretto trattamento, con conseguente aggravio di costi che ricade su tutta la collettività. E’ diventato assolutamente necessario unire le forze tra tutti i soggetti in campo per difendere la città da simili atti illeciti. Occorrono applicazioni delle norme e misure repressive ad hoc da parte delle istituzioni preposte e delle forze di pubblica sicurezza per prevenire simili fenomeni e riuscire a punire in maniera esemplare ed efficace quanti sono responsabili dell’abbandono sul suolo pubblico di rifiuti singoli o della formazione di vere e proprie discariche, come nel caso del sito che abbiamo dovuto bonificare ad Acilia”.