Torino, il Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell'aria conferma lo stop ai diesel euro 4 da ottobre 2020
Azzarà: “ I dati di questo periodo straordinario di test confermano che le azioni di limitazione del traffico veicolare, ed in particolare dei veicoli diesel, sono la strada corretta per ridurre le concentrazioni di biossido di azoto”
01 June, 2020
Le
sedute del Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità
dell'aria sono
riprese
in
videoconferenza riprese
nel
pomeriggio di
mercoledì 27 maggio.
Una quarantina i partecipanti, a partire dalla consigliera delegata
all'Ambiente della Città metropolitana Barbara
Azzarà,
che ha il compito di coordinare i lavori, dell'assessore regionale
all'Ambiente Matteo
Marnati,
i vertici di Arpa
Piemonte
e i rappresentanti di Anci
e di numerose amministrazioni comunali.
L'incontro
è stato aperto dal direttore generale dell'Arpa Angelo
Robotto,
che ha presentato le prime valutazioni sull'effetto del lockdown sui
dati di qualità dell'aria, paragonando le misure dei primi mesi del
2020 con gli anni precedenti. La forte contrazione del traffico
veicolare ha portato, secondo i dati illustrati oggi,
evidenti e significative riduzioni sulle concentrazioni di biossido
di azoto,
uno dei due inquinanti per i quali non sono rispettati i valori
limite ed il nostro territorio è soggetto a procedure di infrazione
da parte della Commissione Europea.
La
riduzione delle concentrazioni di Pm10 è invece meno significativa.
Si compensa la minore emissione di inquinanti da parte del traffico
con l'aumento dell'inquinamento domestico fino al 15 aprile. Per
questo inquinante la combustione della biomassa per riscaldamento
domestico rappresenta infatti la fonte principale e il traffico, pur
essendo una sorgente importante, non è quella prioritaria. La
riduzione delle emissioni da traffico nel periodo di quarantena è
stata in parte controbilanciata da un inevitabile aumento delle
emissioni da riscaldamento domestico.
"I
dati di questo periodo straordinario di test
– commenta la consigliera Barbara Azzarà - confermano
che le azioni di limitazione del traffico veicolare, ed in
particolare dei veicoli diesel,
sono la strada corretta per ridurre le concentrazioni di biossido di
azoto. Per il Pm10 la sola riduzione del traffico non è sufficiente
ma, come già abbiamo iniziato a fare, occorre concentrarsi in modo
determinato sulle emissioni
legate alla combustione della biomassa.
Un grande aiuto arriverà attraverso il bonus governativo al 110 per
cento che permetterà la sostituzione delle vecchie caldaie, la
realizzazione del cappotto termico e l'utilizzo dei pannelli
fotovoltaici".
L'assessore
regionale Marnati ha confermato durante i lavori del tavolo
l'impegno, assunto insieme alle regioni del bacino padano, a
proseguire con l'attuazione del protocollo padano che prevede lo stop
ai veicoli diesel Euro 4 a partire da ottobre 2020 con l'utilizzo del
sistema MOVE-IN,
già testato in Regione Lombardia. Un sistema che garantirà la
possibilità di poter percorrere un numero determinato di chilometri
da definirsi in relazione alla categoria emissiva dei veicoli,
semplificando in modo significativo il complesso sistema di deroghe
attualmente in vigore.
Sono
nella fase di avvio i bandi per il rinnovo del parco veicoli di enti
locali e aziende, il finanziamento per il rinnovo dei mezzi di
Trasporto Pubblico Locale e sistemi di incentivo per la sostituzione
degli impianti termici che saranno in parte indirizzati alla
tipologia di impianti non coperta dall'eco-bonus. Fondi
in arrivo anche per la mobilità ciclabile e il consolidamento dello
smart-working.
"In
relazione alle prime ipotesi di correlazione, ancora da confermare,
legate alla maggior incidenza del virus Covid-19 nelle aree con bassi
livelli di qualità dell'aria – ha sottolineato Azzarà - qualora
venissero confermate dagli studi ancora in corso, rafforzerebbero la
necessità di insistere con determinazione sulle misure di
risanamento della qualità dell'aria i cui effetti diretti sulla
salute sono certi e dimostrati".
Il
Tavolo sarà riconvocato, se non emergono particolari necessità, non
appena disponibile la bozza regionale con il dettaglio dei
provvedimenti per il prossimo inverno, al fine di discutere e
garantire una rapida e omogenea implementazione sui territori
comunali e comunicare per tempo le novità a tutti i cittadini.