Napoli, una rete per la tutela ambientale: primo incontro in commissione ’Qualità della Vita’
Con la Fase 3 riprendono i fenomeni di abbandono dei rifiuti, sversamenti illegali e inquinamento del mare con rifiuti in plastica monouso
07 July, 2020
Le aspettative su una fine del lockdown all’insegna del rispetto dell’ambiente e su un rinnovato rapporto con la natura sono state disattese da comportamenti indisciplinati nella Fase 2, e ora, nella Fase 3, c’è la necessità di contrastare la ripresa degli sversamenti illegali e l’inquinamento del mare con rifiuti in plastica monouso. È la preoccupazione espressa oggi dal presidente della commissione ’Qualità della Vita’ Francesco Vernetti, che ha lanciato un appello a tutte le associazioni ambientaliste attive sul territorio cittadino per costituire una rete e coordinare interventi di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e degli esercizi pubblici.
Una proposta condivisa dall’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice, che ha fornito dati significativi sui comportamenti dei cittadini napoletani nei mesi del lockdown: a fronte di 6.000 richieste indirizzate ad Asìa nel solo mese di marzo per il conferimento di ingombranti, e di circa 5.000 richieste per il mese di aprile, nella Fase 2 il numero di richieste è crollato e sono aumentati invece i conferimenti abusivi. Senza considerare la ripresa del fenomeno dei cosiddetti “furgoni selvaggi”, che dalla periferia vengono a sversare illegalmente rifiuti in città. È per contrastare questi comportamenti e sensibilizzare i cittadini che sarebbe importante una sinergia con le associazioni, come sta avvenendo con l’iniziativa in collaborazione con Legambiente per il corretto smaltimento di guanti e mascherine usate. Sul tema dei controlli, l’assessore ha ricordato che le ordinanze in vigore in città contengono già una serie di prescrizioni che le rendono particolarmente severe, ma occorrono naturalmente i controlli, e per questo ha proposto un nuovo incontro anche con la Polizia Locale.
Anche per il consigliere Sergio Colella (DemA) occorre rimettere al centro il tema dei controlli e delle sanzioni, perché sono moltissime le segnalazioni di comportamenti scorretti sia da parte dei cittadini che dei pubblici esercenti.
Hanno condiviso la proposta di costruire un’azione sinergica di sensibilizzazione i rappresentanti delle associazioni ambientaliste intervenuti oggi: Francesca Zazzera per Greenpeace; Salvatore Gargiulo per l’Associazione Nazionale Protezione Animali e Ambiente; Rosario Santonastasio per Archeo Club Marenostrum; Davide De Stefano per Fondali Campania.
È da valutare, ha concluso il presidente Vernetti, la possibilità di promuovere una interlocuzione con il governo centrale per prevedere sanzioni accessorie per i cittadini che trasgrediscono in materia ambientale, come ad esempio l’obbligo di collaborare per un certo periodo con un’associazione ambientalista. Su tutti questi aspetti la commissione tornerà a riunirsi nei prossimi giorni, con il coinvolgimento anche della Polizia Locale e dell’assessore competente alle Aree demaniali.
Fonte: Comune di Napoli
Foto di repertorio via Legambiente Campania