La Commissione Ecomafie ha approvato la relazione 'Emergenza epidemiologica COVID-19 e ciclo dei rifiuti'
La Commissione ha preso in esame il ciclo dei rifiuti nel periodo dell’emergenza, approfondendo sia il quadro dei provvedimenti normativi statali e regionali, sia l’operatività della gestione delle diverse tipologie di rifiuti
07 July, 2020
La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha approvato all’unanimità la relazione “Emergenza epidemiologica COVID-19 e ciclo dei rifiuti”. Il documento (relatori:On. Stefano Vignaroli, Sen. Massimo Berutti, On. Giovanni Vianello) è stato inviato ai Presidenti delle Camere.
L’approfondimento, deliberato dalla Commissione nell’ufficio di presidenza del 23 aprile 2020, è stato condotto attraverso numerose audizioni svolte presso palazzo San Macuto, insieme ad acquisizioni e analisi di documenti.
La Commissione ha ritenuto di interloquire in tempi rapidi con soggetti pubblici e privati, e di concludere con la relazione approvata oggi l’inchiesta al fine di fornire al Parlamento, ai decisori pubblici nei vari livelli di governo, statali e regionali, al mondo produttivo e ai cittadini un quadro di ciò che si è verificato, nonché valutazioni e raccomandazioni orientate al futuro.
La Commissione ha preso in esame il ciclo dei rifiuti nel periodo dell’emergenza, approfondendo sia il quadro dei provvedimenti normativi statali e regionali, sia l’operatività della gestione delle diverse tipologie di rifiuti. La Commissione si è inoltre soffermata sugli effetti dell’emergenza epidemiologica in termini di produzione dei rifiuti, sia sanitari, sia connessi a misure di contenimento del contagio e uso diffuso di dispositivi di protezione. La relazione dà inoltre conti di alcuni elementi strutturali e di tendenza riguardo a possibili fenomeni illeciti nel settore dei rifiuti connessi all’emergenza COVID-19: su questo fronte maggiori informazioni potranno essere disponibili nel prossimo futuro, in linea con i tempi dell’attività investigativa e inquirente. Sono state prese in esame anche questioni correlate, quali l’impatto ambientale di forme di sanificazione diffusa, il trattamento delle acque reflue e le correlazioni con l’epidemia COVID-19, il possibile rapporto tra inquinamento atmosferico e contagio. La relazione si conclude con una serie di raccomandazioni alle istituzioni per una ripresa che tenga in conto le esigenze sia di rispetto degli obiettivi di economia circolare nell’ambito di un ciclo dei rifiuti efficiente e focalizzato sul recupero di materia, sia di efficientamento del sistema dei controlli ambientali e di contrasto all’illegalità.
Oltre che ai presidenti dei due rami del Parlamento, e, come da prassi, a tutti gli interlocutori dell’inchiesta, la Commissione ha inviato la relazione anche ai presidenti delle Regioni, per il ruolo che le Regioni hanno avuto nell’emergenza e che dovrà essere costruito per il futuro.
L’analisi dell’evoluzione dei temi affrontati nell’inchiesta e dell’esito delle osservazioni e raccomandazioni formulate nella relazione sarà oggetto di un successivo approfondimento da parte della Commissione.
«Con
questa inchiesta, la Commissione ha voluto tracciare un quadro della
situazione del ciclo dei rifiuti collegata all’emergenza COVID-19. I
risultati degli approfondimenti della Commissione mostrano che il
sistema impiantistico italiano ha tenuto e non si sono registrati picchi
di contagio tra gli operatori della raccolta, né interruzioni del
servizio. In questi mesi si è assistito anche a un aumento di
particolari rifiuti come guanti, mascherine, stoviglie e imballaggi
monouso. Adesso che la fase più acuta dell’emergenza è alle spalle, è
necessario usare in maniera più razionale questi prodotti, puntando
anche sulla sensibilizzazione di cittadini e imprese. Nella vita
quotidiana, infatti, l’uso dei guanti non garantisce maggiore sicurezza e
le mascherine di comunità riutilizzabili consentono una protezione
adeguata. Nei locali pubblici, le stoviglie usa e getta non garantiscono
più sicurezza e sono quindi da evitare in favore di quelle
riutilizzabili. Sul fronte dell’illegalità ambientale, sono preoccupato
per le molte aziende in situazione di difficoltà e per questo più
permeabili a interessi illeciti. Proprio per non alimentare rischi di
gestioni dei rifiuti illegali o irregolari, la Commissione raccomanda
fortemente di superare i numerosi provvedimenti derogatori messi in
campo a livello statale e regionale: c’è già un percorso avviato in
questo senso a livello parlamentare. Il nostro lavoro su ciclo dei
rifiuti ed effetti dell’emergenza COVID-19 va avanti: la Commissione
continuerà a monitorare le criticità del settore dei rifiuti e i rischi
di illegalità e di infiltrazioni illecite in aziende in difficoltà»,
dichiara il presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli.
Il testo della relazione "Emergenza
epidemiologica COVID-19 e ciclo dei rifiuti" è disponibile online: https://www.camera.it/leg18/824?tipo=A&anno=2020&mese=07&giorno=08&view=filtered&commissione=39#