A scuola con parsimonia. Mascherine e banchi nuovi: gli errori da evitare
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, ad Eco dalle Città: “I nostri studenti devono essere sollecitati e invogliati a utilizzare le mascherine lavabili per ridurre il quantitativo di usa e getta che circola nel Paese”. E sui banchi: “Non possiamo portare in discarica tutto quel metallo e quel legno che sarebbe dismesso”
22 August, 2020
Resta ancora aperta la questione dell'utilizzo della mascherina a scuola. Il commissario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha detto di esser pronto a farne distribuire 11 milioni al giorno a personale e studenti. La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha frenato sul suo utilizzo durante le lezioni, laddove sia garantito il distanziamento. Quest'ultimo è un aspetto che dipende anche dalla fornitura dei nuovi banchi con le ruote che dovrebbero sostituire quelli attuali. Ma i vecchi banchi che fine faranno? E i cestini delle scuole si riempiranno di mascherine usa e getta?
Abbiamo chiesto un commento sul tema a Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente: “Gli studenti devono tornare a scuola. Nelle scuole, in sicurezza. Dobbiamo però evitare che tra gli errori imperdonabili che si possano commettere in questa fase, ci sia quello di dire agli studenti che possono utilizzare le mascherine usa e getta. Se il Governo, attraverso il commissario all'emergenza Covid, si attrezzerà per distribuire mascherine, si devono dare agli studenti mascherine riutilizzabili. Questo per una questione culturale. I nostri studenti devono essere sollecitati e invogliati a utilizzare le mascherine lavabili per ridurre il quantitativo di usa e getta che circola nel Paese”.
“Non è tanto un problema di quantitativi che vanno ad incidere sui sistemi impiantistici. Ispra – ricorda Stefano Ciafani - l'ha detto chiaramente: gli impianti esistenti sono più che sufficienti per gestire questo ulteriore flusso di rifiuti. Ma è fondamentale che a partire dalle scuole si dia il buon esempio e si predisponga per gli studenti una fornitura importante di mascherine riutilizzabili. E mi auguro che sotto questo punto di vista vengano in qualche modo privilegiate le produzioni di qualità e nazionali, laddove possibile. Dobbiamo evitare di importare dall'estero materiali che non hanno la stessa qualità che possono garantire le aziende e le stamperie italiane. Sarebbe anche un modo per dare alle aziende italiane che hanno riconvertito alcune linee produttive per fare mascherine riutilizzabili, un riconoscimento del coraggio che hanno dimostrato”.
Anche sul tema banchi occorre evitare errori. “Se si mette in campo questa azione di sostituzione dei banchi - sottolinea il presidente di Legambiente - non possiamo portare in discarica tutto quel metallo e quel legno che sarebbe dismesso con i banchi portati via dalle scuole. Questo sarebbe un altro errore imperdonabile che occorre evitare. Inoltre, per quanto riguarda le forniture, anche in questo caso è fondamentale che si privilegino i materiali da riciclo. Su questo però non mi sembra che ci siano le idee chiare. Per i nuovi banchi è fondamentale dare punteggi maggiori a quelle aziende che per fare i banchi nuovi utilizzino materiali da riciclo nel pieno rispetto della normativa sugli acquisti verdi, che vale anche nell'era del Covid. Anzi – conclude Stefano Ciafani - a maggior ragione vale durante l'era Covid”.