Rientro a scuola e mobilità: a Verona si punta sulla bicicletta
Come visto ampiamente durante il lockdown in diverse città del mondo, una soluzione immediata per limitare i problemi su entrambi i fronti è quella di incentivare il più possibile l’uso della bicicletta, quantomeno per gli spostamenti brevi in città
27 August, 2020
di Barbara Menisco
Uno dei nodi più intricati in vista della ripresa delle scuole è quello dei trasporti. Non solo per ciò che riguarda il trasporto pubblico, ma anche per quanto concerne quello privato, dato il probabile aumento esponenziale di auto e traffico nei centri urbani a causa dei rischi sanitari legati all’utilizzo di autobus e tram.
Come visto ampiamente durante il lockdown in diverse città del mondo, una soluzione immediata per limitare i problemi su entrambi i fronti è quella di incentivare il più possibile l’uso della bicicletta, quantomeno per gli spostamenti brevi in città.
A livello nazionale il tema è ancora decisamente poco presente, mentre a livello locale sono già diversi i comuni italiani che si stanno adoperando per incentivare la mobilità ciclistica. Uno su tutti Verona, dove l’uso della bici è già molto diffuso al di là dell’emergenza covid. Il piano delle città veneta prevede una nuova rete ciclabile di 8 chilometri, fatta di corsie e piste realizzate ad hoc, che colleghi scuole superiori e piste già esistenti per far sì che almeno 5 mila studenti a settembre possano spostarsi su due ruote in sicurezza. I lavori sono già partiti: dopo le corsie realizzate nella circonvallazione interna per collegare Porta San Zeno a Breccia Cappuccini, ora l’attenzione è incentrata nelle zone interessate da uno o più istituti scolastici superiori.
“Studi effettuati dimostrano che il 10-15% degli studenti deve fare un tragitto tra casa e scuola di massimo 3 chilometri. Pertanto, con le giuste condizioni, una corretta educazione e le infrastrutture è possibile sostituire l’auto privata o il mezzo pubblico con la biciletta”, ha detto l’Assessore alla Mobilità e traffico Luca Zanotto, a margine di un incontro con una trentina di mobility manager degli istituti scolastici e Fiab, organizzato proprio per realizzare un piano di mobilità efficace.
“Abbiamo creato con i mobility manager un gruppo di lavoro per un dialogo permanente, finora mai avviato, tra mondo della scuola e amministrazione per lavorare in sinergia, per creare nuove infrastrutture e sviluppare una comunicazione costante ed efficace con le famiglie e con gli studenti. Per i ragazzi saranno creati strumenti digitali per trovare nuovi percorsi e sistemi premianti. A poco più di due settimane dalla ripresa della scuola in un clima di incertezza per mettere in sicurezza i viaggiatori dei mezzi pubblici per il Covid-19, le azioni che stiamo mettendo in atto fanno parte di un cambiamento significativo in atto per la mobilità della nostra città”.
Uno dei nodi più intricati in vista della ripresa delle scuole è quello dei trasporti. Non solo per ciò che riguarda il trasporto pubblico, ma anche per quanto concerne quello privato, dato il probabile aumento esponenziale di auto e traffico nei centri urbani a causa dei rischi sanitari legati all’utilizzo di autobus e tram.
Come visto ampiamente durante il lockdown in diverse città del mondo, una soluzione immediata per limitare i problemi su entrambi i fronti è quella di incentivare il più possibile l’uso della bicicletta, quantomeno per gli spostamenti brevi in città.
A livello nazionale il tema è ancora decisamente poco presente, mentre a livello locale sono già diversi i comuni italiani che si stanno adoperando per incentivare la mobilità ciclistica. Uno su tutti Verona, dove l’uso della bici è già molto diffuso al di là dell’emergenza covid. Il piano delle città veneta prevede una nuova rete ciclabile di 8 chilometri, fatta di corsie e piste realizzate ad hoc, che colleghi scuole superiori e piste già esistenti per far sì che almeno 5 mila studenti a settembre possano spostarsi su due ruote in sicurezza. I lavori sono già partiti: dopo le corsie realizzate nella circonvallazione interna per collegare Porta San Zeno a Breccia Cappuccini, ora l’attenzione è incentrata nelle zone interessate da uno o più istituti scolastici superiori.
“Studi effettuati dimostrano che il 10-15% degli studenti deve fare un tragitto tra casa e scuola di massimo 3 chilometri. Pertanto, con le giuste condizioni, una corretta educazione e le infrastrutture è possibile sostituire l’auto privata o il mezzo pubblico con la biciletta”, ha detto l’Assessore alla Mobilità e traffico Luca Zanotto, a margine di un incontro con una trentina di mobility manager degli istituti scolastici e Fiab, organizzato proprio per realizzare un piano di mobilità efficace.
“Abbiamo creato con i mobility manager un gruppo di lavoro per un dialogo permanente, finora mai avviato, tra mondo della scuola e amministrazione per lavorare in sinergia, per creare nuove infrastrutture e sviluppare una comunicazione costante ed efficace con le famiglie e con gli studenti. Per i ragazzi saranno creati strumenti digitali per trovare nuovi percorsi e sistemi premianti. A poco più di due settimane dalla ripresa della scuola in un clima di incertezza per mettere in sicurezza i viaggiatori dei mezzi pubblici per il Covid-19, le azioni che stiamo mettendo in atto fanno parte di un cambiamento significativo in atto per la mobilità della nostra città”.