'Strade a priorità ciclabile' nel Codice della Strada, le chiede la Regione Puglia
Opportunità a costo zero per il bilancio e l’ambiente per moltiplicare i km di strade per le bici anche come misura anti Covid, a favore della mobilità individuale in bicicletta nel rispetto del distanziamento interpersonale
28 August, 2020
di Barbara Menisco
La Regione Puglia ha scritto alla Conferenza delle Regioni per chiedere di approvare una proposta di emendamento, che definisca le caratteristiche e la segnaletica della “strada ciclabile”, da trasmettere alla Commissione Trasporti della Camera affinchè la introduca nel testo unificato di modifica del Codice della Strada, in discussione dallo scorso anno.
Di che si tratta? La strada ciclabile o strada a priorità ciclabile, già diffusa da anni nella maggior parte dei Paesi europei, contraddistingue quelle strade urbane o extraurbane a traffico promiscuo (bici e auto), che si trovano all’interno di corridoi ciclabili, dove però le biciclette hanno priorità sul traffico motorizzato privato e la sicurezza stradale dei ciclisti viene determinata dal limite di velocità di 30 Km/h, dal divieto di transito dei mezzi pesanti, dalla possibilità per i ciclisti di pedalare affiancati e dal divieto di sorpasso delle bici da parte delle auto, a meno che non esista uno spazio utile di almeno m. 1,5. In Germania, dove il provvedimento è stato ulteriormente diffuso tra le misure di mobilità individuale anti COVID, nelle strade ciclabili a senso unico per le auto è previsto anche il doppio senso per le bici.
Fin dallo scorso anno, in sede di proposte emendative al testo unificato di modifica del Codice della Strada, l’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, che coordina il Gruppo di Lavoro Mobilità Ciclistica all’interno del Coordinamento tecnico interregionale della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni, si attivò per elaborare una proposta emendativa, finalizzata a chiedere l’introduzione nel Codice e nel suo Regolamento attuativo, della definizione e del segnale di “strada ciclabile”. La proposta, condivisa e approvata a maggio dello scorso anno dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, fu trasmessa dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, alla Commissione Trasporti della Camera. Ma la discussione sembra ferma.
Quest'anno, in occasione della elaborazione del DL Rilancio la Regione Puglia ha ripresentato al Coordinamento tecnico interregionale una nuova proposta più articolata della precedente di “strada ciclabile” da inserire tra le modifiche al Codice della Strada e al suo Regolamento, all’interno dell’art. 229 relativo alla mobilità sostenibile. La proposta, discussa in più sedute tecniche e approvata integralmente dal Coordinamento il 29 maggio scorso, non è stata mai esaminata dalla Commissione e pertanto il suo iter non può ritenersi concluso.
In vista della ripresa dei lavori in Commissione Trasporti della Camera sulle modifiche al Codice della Strada, l’assessore regionale a Trasporti della Puglia ha scritto al Coordinatore della Commissione Infrastrutture della Conferenza Regioni e Province Autonome, Bonavitacola, e al Presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, di esaminare in via d’urgenza una nuova proposta elaborata dagli uffici e, una volta approvato, di trasmetterla urgentemente alla Commissione Trasporti della Camera, a ulteriore conferma della volontà politica delle Regioni di intervenire a supporto della mobilità ciclistica.
Il provvedimento, che colmerebbe un ritardo tecnico-culturale ultradecennale rispetto agli altri paesi europei, aiuterebbe molto tutte le Amministrazioni pubbliche nella più rapida attuazione dei rispettivi piani di mobilità ciclistica e di misure finalizzate a garantire la mobilità individuale in bicicletta e il distanziamento interpersonale. Con pochi provvedimenti amministrativi, abbattendo notevolmente i costi economici e riducendo il consumo di suolo si moltiplicherebbero i km di strade “a priorità ciclabile” e la sicurezza percepita dai ciclisti.