Sono sparite le targhe alterne ma non cessano le polemiche
Tutti, dagli ambientalisti al centrodestra, sparano contro il provvedimento - da La Stampa del 30.11.2005
30 November, 2005
Le targhe alterne levano il disturbo per due settimane? Restano le polemiche, alternate pure quelle, tra i sostenitori e i detrattori del provvedimento: uniti nello sparare a zero contro Palazzo civico e la Provincia, pur da angolature diverse.
La prima notizia è che la revoca della limitazione settimanale si porta via anche l'agevolazione tariffaria con il biglietto unico a 90 centesimi di euro concordata tra Provincia, Agenzia per la Mobilità metropolitana, Comuni e GTT per gli spostamenti tra Torino e cintura con i mezzi pubblici. Manco il tempo di tirare il fiato, che è già stata rimessa nel cassetto. Niente divieto, niente benefici. La tariffa ridotta è stata sospesa a tambur battente dal Gruppo Torinese Trasporti: oggi e domani chi si sposta tra Torino e i Comuni dell’area metropolitana dovrà sfoderare suo malgrado il biglietto ordinario intera rete da 1 euro e 40 centesimi. Con buona pace di chi contava su un minimo di elasticità.
Quanto alle polemiche, si può dire che sono bipartisan. Curiosamente, la revoca dello stop alla circolazione mobilita anche chi non l’ha mai vista di buon occhio. Il gruppo di Alleanza nazionale in Provincia ha presentato un'interrogazione per conoscere i dati rilevati dall'Arpa da inizio autunno ad oggi. Perchè? «Perchè riteniamo originale il fatto che gli unici dati confortanti di tutto il periodo invernale, tali da suggerire al presidente Saitta la possibilità di sospendere le targhe alterne, arrivino in coincidenza dello shopping natalizio», spiega Barbara Bonino, capogruppo del partito. Agostino Ghiglia, presidente provinciale di An, interviene a ruota e chiede la revoca definitiva del divieto. Ma c’è anche chi brinda sul fronte opposto. Silvio Viale, Radicali, e Gian Luigi Bonino, Sdi - entrambi membri del Comitato di coordinamento piemontese della «Rosa nel Pugno» - annunciano un’interrogazione in tutti i Comuni della cintura torinese. «Il duo Saitta-Piras non sa più cosa dire per salvare la faccia - attacca Viale -. Saitta si era pure fatto riprendere mentre firmava le diffide ai sindaci ribelli: una sparata berlusconiana. Ora Saitta e Piras dovrebbero spiegare perché sospendano le targhe alterne quando la media annuale delle polveri nel 2005 è superiore del 10% a quella del 2004». Domanda: «Dove sono finite le frottole sulla tutela della salute pubblica, visto che nel 2005 abbiamo avuto 160 superamenti?». A stretto giro di posta la replica dell’assessore Piras: «Viale faccia il suo mestiere, dato che almeno quello gli riesce bene. Lunedì ci riuniremo in Provincia con i Comuni per discutere del Piano d’azione, e in quella sede parleremo anche delle targhe alterne. Lo smog è un problema serio: non se ne parla dalle tribune. Soprattutto, non accetto lezioni da chi, nell’immediato, non è in grado di dare risposte alternative efficaci».
Venti di guerra anche tra gli ambientalisti, irritati dalla revoca del divieto e preoccupati dal rilancio di Palazzo civico, che preme per azzerarlo anche l’ultima settimana di dicembre. «Falso che lo smog sia sotto soglia - contrattaccano Legambiente Ecopolis e Largo Respiro -. Gli ultimi dati ARPA sul sito comunale risalgono al 10 novembre, mentre quelli sul sito regionale sono aggiornati e danno sforamenti continuativi dal 10 ottobre 2005 fino a ieri». Polemiche, polemiche e ancora polemiche. Potere delle targhe alterne: l’unico provvedimento che riesce a far discutere... anche quando non c’è più.