Quattro milioni di euro dall’energia pulita
Il progetto del Comune: pannelli fotovoltaici sulle case di edilizia pubblica, elettricità venduta al gestore - da l'Unità del 30.11.2005
01 December, 2005
<B>Case Acer, tetti fotovoltaici per produrre elettricità pulita
Andrea Bonzi</B>
Il Comune di Bologna installerà sulle case Acer 32 impianti fotovoltaici di potenza media che produrranno 1,5 milioni di Kwh per anno di energia pulita. L’elettricità verrà venduta al gestore della rete. Il ricavo complessivo netto per il Comune, a conclusione del primo investimento, sarà di circa 4 milioni. Il ricavato verrà reinvestito nel patrimonio abitativo pubblico. A questi primi impianti seguiranno altri 2 progetti per la realizzazione di 60 strutture in fotovoltaico.
Il sole trasforma in oro l'energia. Il Comune di Bologna si appresta a varare un piano di installazione di pannelli fotovoltaici su case di edilizia pubblica che permetterà un ricavo di 4 milioni di euro da ridistribuire poi nella ristrutturazione e realizzazione
di nuovi appartamenti per giovani coppie e studenti. La proposta, approvata ieri dalla giunta Cofferati, è stata illustrata dall’assessore alla Casa, Antonio Amorosi.
Il meccanismo è questo: l’amministrazione, attraverso Acer (l’ex-Iacp), parteciperà a un bando di concorso del ministero dell’Ambiente per ricevere un contributo per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di 32 case popolari di grandi dimensioni (tra 200 e 500 metri quadrati). Le strutture sono tutte in zone periferiche, per evitare che i vincoli paesaggistici e architettonici presenti invece nei palazzi del centro storico possano interferire con la posa dei nuovi impianti.
In totale si tratta di diecimila metri di superficie, in grado di produrre energia elettrica che «sarà venduta a Grtn (il gestore della rete elettrica, ndr), ricavando sui 4 milioni di euro», spiega Amorosi.
Ogni casa produrrà energia tra i 20 e i 50 kilowatt, ma questo surplus non sarà consumato dalla stessa abitazione, bensì incanalato nella rete pubblica. La progettazione sarà fatta in collaborazione con l’Università di Bologna, mentre l’installazione dei pannelli sarà eseguita dai tecnici dell’Acer.
Il piano ha una durata ventennale, ma i fondi, assicura l’assessore, «saranno messi a disposizione forse già dal prossimo anno» e saranno destinati in particolare «a giovani coppie e studenti». Nuove case, dunque, o ristrutturazioni di quelle che ne hanno bisogno. Il bando chiuderà il 31 dicembre, ma la squadra di Amorosi è pronta.
Se il progetto dovesse andare bene, Acer è già disposta a individuare altri 60 tetti adeguati alla produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici: anche il ricavo, in un futuro più lontano, potrebbe triplicarsi, aggiungendo altri 8 milioni di euro.
Una bella boccata d’ossigeno per le casse comunali, falcidiate dalla Finanziaria, e una risorsa per un settore, quello della Casa, considerato prioritario da tutto il centrosinistra e dal programma del primo cittadino.
«È un segnale chiaro dell’amministrazione sia dal punto di vista delle politiche ambientali che da quello delle politiche per la casa», sottolinea Amorosi, espulso alcune settimane fa dai Verdi e rimasto in giunta sostanzialmente come tecnico di Cofferati. «Così - continua l’assessore - valorizziamo finanziariamente il nostro patrimonio, ci muoviamo nella prospettiva ambientale del protocollo di Kyoto e produciamo energia pulita». Inoltre, chiude Amorosi, «con le risorse derivanti dal piano potremo realizzare strutture per studenti e giovani coppie: è un intervento che rientra nel nostro piano generale per la Casa».
Un piano che prevede di occuparsi «anche di chi ha redditi intermedi, cioè non sufficientemente bassi per accedere alle graduatorie Erp». A dirlo è stato lo stesso Amorosi, lunedì in consiglio comunale, rivendicando quanto fatto per le assegnazioni di alloggi pubblici. «Abbiamo consegnato 652 alloggi in un anno, dal giugno 2004 a luglio 2005 - ha detto l’assessore in aula, in risposta a una domanda di Forza Italia -: 170 di questi riguardavano situazioni di emergenza. Sono risultati molto positivi. Anche perché, calcolando 3-4 persone a nucleo familiare, si può dire che siamo riusciti a risolvere il disagio di 2.400-2.500 cittadini». In questa fase, si stanno assegnando appartamenti alle persone che hanno 10 punti in graduatoria Erp.