Blocco-auto, smog calato del 4 per cento
Le polveri restano oltre il doppio del consentito. «Il clima non ci ha aiutato» - da Corriere della Sera del 09.01.2006
09 January, 2006
Smog oltre il doppio dei limiti nonostante il blocco della circolazione. La giornata ecologica ha dimezzato il traffico rispetto al giorno dell’Epifania, ma il Pm10 non dà tregua a Milano. Sabato le misurazioni delle centraline Arpa hanno registrato le polveri a quota 117 microgrammi al metro cubo in via Juvara e a 89 in via Verziere (contro i 50 consentiti). I valori restano, dunque, da record anche se lo stop alle auto ha ridotto le concentrazioni rispettivamente del 4 e del 2 per cento. Dati alla mano, ieri i tecnici dell’Agenzia regionale per l’Ambiente hanno confermato quanto preannunciato l’altro giorno da Roberto Formigoni: «Le condizioni meteorologiche sfavorevoli hanno pesantemente inciso sull’andamento degli inquinanti - spiegano all’Arpa -. La mancata emissione di Pm10 ( da 2,5 a 4 tonnellate, ndr ) ha, comunque, bloccato la crescita dello smog che si sarebbe potuta verificare senza l’eco-provvedimento. Un risultato è stato ottenuto».
All’assenza di vento sabato è andata a sommarsi l’inversione termica, il fenomeno che schiaccia verso il suolo i veleni. Il meteo ha quindi favorito l’accumulo di inquinanti, anche se la misura antismog ha tagliato del 40% le auto in circolazione, almeno secondo quanto rilevato dalla stazione Arpa che misura i flussi del traffico in via Senato.
È andata meglio nelle altre zone critiche della Lombardia coinvolte dal divieto (scattato anche a Como-Sempione, Bergamo e Brescia): «Complessivamente tra il 6 e il 7 gennaio le polveri sono diminuite dell’8% - rilevano all’Arpa -. Contro un aumento medio del 19% nelle città non coinvolte dal fermo». «Questi dati sono l’ennesima dimostrazione che i blocchi auto stabiliti dalla Regione servono e danno risultati positivi anche immediati - ha sottolinea Formigoni -. È questa la risposta agli scettici. Vale la pena ricordare loro sia l’utilità dei provvedimenti sia la convenienza di affrontare insieme gli inevitabili piccoli sacrifici che l’impegno per l’abbattimento dell’inquinamento comporta».