Saranno le ultime domeniche a piedi
La promessa della Regione: il prossimo inverno faremo a meno dei blocchi del traffico
19 January, 2006
INQUINAMENTO CONTRO L’ORDINANZA CHE REGOLAMENTA LO STOP ALLE AUTO PIOVONO LE CRITICHE DEGLI AMBIENTALISTI: PER ABBATTERE LO SMOG SERVONO MISURE PIÙ SEVERE
<b>Alessandro Mondo</b>
Tutti promettono che saranno gli ultimi blocchi del traffico, che poi si cambierà registro. Lo ha detto martedì Chiamparino: «Il futuro è nel telepass ecologico». Ieri l’ha ribadito l’assessore regionale Nicola De Ruggiero (Ambiente): «Stiamo lavorando sulle politiche ambientali, sono convinto che dal prossimo inverno potremo fare a meno dei divieti alla circolazione». Addio alle targhe alterne e alle domeniche a piedi? Per ora i torinesi si preparano a spegnere i motori questa domenica e la prossima: auto in garage e invito, chissà quanto rispettato, a non superare i 20 gradi nel riscaldamento delle case.
L’ordinanza firmata ieri dal sindaco riguarda dunque il 22 e il 29 gennaio. Stop alla circolazione e deroghe ridotte, sperando che le 10 ore di fermo - dalle 9 alle 19 - riducano gli inquinanti che appestano la città. Le esenzioni ricalcano quelle dei precedenti provvedimenti. Il blocco riguarda tutto il territorio comunale, escluse le vie d’accesso ai parcheggi d’interscambio e allo stadio delle Alpi, i tratti di tangenziale e le autostrade inclusi nell’area del blocco, le vie della collina fino alla confluenza con i corsi Moncalieri e Casale, più una serie di altre vie (l’elenco è sul sito www.comune.torino.it).
Confermata la deroga per i motori «Euro4» benzina e diesel purchè dotati di filtro antiparticolato, oggetto di qualche tensione fra Comune e Provincia. Via libera al «car sharing», ai mezzi elettrici e ibridi, a quelli dotati di permesso e, al solito, a forze dell’ordine e pubblici servizi. Un altro capitolo riguarda le due ruote: domenica potranno circolare solo i ciclomotori e le moto di categoria «Euro2». Niente deroghe per i tifosi che si recheranno allo stadio per Juve-Empoli; Gtt sta valutando il potenziamento di alcune linee.
A proposito: i benzinai di turno domenicale sono esonerati dall’obbligo di apertura e dal rispetto del turno di chiusura per il lunedì successivo. Chi viola l’ordinanza rischia un verbale da 71 euro. Nonostante i bollettini non lascino speranze, il Comune precisa che in caso di miglioramenti del meteo il provvedimento potrà essere revocato.
Tutto chiaro? Più o meno. A Torino e non solo restano accese le polemiche. Fa fede la giornata di ieri. Polemiche a livello nazionale, innescate da una dichiarazione del ministro Matteoli sul rischio di un uso strumentale dei blocchi da parte dei sindaci: «Nei Comuni dove si vota tutto serve a fare polemica - ha detto guadagnandosi la dura replica di Anci e Legambiente - . Non vorrei che i primi cittadini pensassero di enfatizzare la chiusura al traffico». Polemiche sotto la Mole, dove gli ambientalisti non hanno digerito la decisione del Comune di derogare gli «Euro4». «Fino a che non saremo al di sotto dei limiti previsti niente sconti ma provvedimenti severi», protesta Alba Di Carlo, Largorespiro. Quali? «Blocco del traffico a Torino per tutto il fine settimana, ampliamento della Ztl sia per l'area interessata sia per la durata giornaliera, divieto definitivo in tutta la città agli Euro1». «Non sarà che, in vista delle Olimpiadi, la preoccupazione più profonda della nostra amministrazione rimangono le tende sui balconi?», ironizza Eva Biginelli, Legambiente Ecopolis. Ce n’è anche per Palazzo Cisterna: «Il rifiuto del sindaco ad occuparsi dello smog dovrebbe essere interpretato dalla Provincia come un invito ad utilizzare i poteri sostitutivi. In caso contrario, anch’essa è complice nella divulgazione di informazioni fuorvianti».