Idrogeno, la Ue scommette su di noi
Bruxelles candida il Piemonte a ospitare una piattaforma sull’energia del futuro
19 January, 2006
<b>IL PROGETTO COINVOLTE ANCHE LE ALTRE REGIONI DEL NORD ITALIA: DAL 9 AL 19 FEBBRAIO IN CORSO CAIROLI UN PARCO TEMATICO CON I PRIMI PROTOTIPI
Maurizio Tropeano</b>
Sulla scia del riconoscimento di Torino 2006 come «prime olimpiadi verdi della Storia» - parola del commissario Ue all’Ambiente, Stravos Dimas - Regione e Comune puntano a sfruttare il palcoscenico mondiale offerto dai Giochi per rafforzare la candidatura del «sistema idrogeno del Piemonte» e diventare una delle aree capofila per la ricerca europea su questo vettore di energia sostenibile. L’Unione Europea le chiama «piattaforme» e per la loro realizzazione mette a disposizione un investimento che prevede una spesa di dieci miliardi all’anno per dieci anni. Cifre da rivedere dopo i tagli al bilancio imposti dagli stati membri.
Spiega Andrea Bairati, assessore regionale all’Innovazione: «Il primo passo per diventare un potenziale candidato è stato quello di dimostrare che il territorio (nel nostro caso i territori visto che abbiamo coinvolto Lombardia, Friuli Venezia Giulia e la provincia di Trento), dispone di soggetti privati, università, centri di ricerca e di amministrazioni locali che abbiano la competenza, la volontà politica ed economica di fare investimenti in questo settore». Il Piemonte così ha raccolto 31 manifestazioni di interesse di enti disposti a cooperare per la realizzazione della piattaforma. Ci sono imprese (Fiat Holding, Pianeta e Giacomini), centri di ricerca di pubblici (Università e Politecnici di Torino e Milano) e privati (Centro Ricerche Fiat) ed enti locali. Venti di questi enti sono piemontesi.
Alla fine di novembre è arrivato il responso dell’Ue. Eccolo: «Il risultato italiano - scrivono gli esaminatori - è stato raggiunto grazie al coordinamento stabilito dal Piemonte tra industrie, centri di ricerca e regioni». Secondo Bruxelles «l’impegno espresso dalla regioni del Nord Italia rappresenta un esplicita candidatura per lo sviluppo delle ricerche sull’idrogeno nell’ambito dei progetti comunitari».
Una performance che ha permesso all’Italia di classificarsi al primo posto. Il Piemonte, da solo, ha battuto la Germania. La Commissione, così, ha chiesto alla Regione di organizzare un seminario delle regioni europee interessate a sviluppare la ricerca sull’idrogeno. Il summit si dovrebbe svolgere tra il l4 e il 16 di febbraio all’interno dell’Hy Park, il parco tematico che la Regione e il Comune, attraverso l’Enviroment Park, allestiranno in corso Cairoli dal 8 al 19 febbraio. Sarà quella l’occasione per verificare la possibilità di stringere alleanze con altri paesi: «La seconda condizione posta dall’Ue per dare il via libera alla candidatura, e ai finanziamenti, è la capacità di realizzare un progetto transnazionale. Il Piemonte e Torino puntano su Londra e Valencia», conclude Bairati.
I «giorni dell’idrogeno» sono stati presentati ieri in Regione con una conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre a Bairati, la presidente Mercedes Bresso e l’assessore al Lavoro del Comune, Tom Dealessandri. Il parco allestito in riva al Po ospiterà i protipi di mezzi di trasporto (i motorini, venti a disposizioni dei visitatori), di apparecchiature più tradizionali (come lampade e video) e di divertimento (flipper, juke box, banchi per dj) alimentati dall’idrogeno. Poi le «sedi distaccate». La prima in montagna, presso la colonia Italsider di Cesana torinese, è funzionante un sistema energetico basato sulla filiera tecnologica dell’idrogeno verde, che alimenterà il centro servizi per atleti e giornalisti durante le olimpiadi realizzato dalla società Pianeta in collaborazione con l’Enviroment Park di Torino e HySyLab. La seconda sul lago d’Orta dove la ditta Giacomini sta ultimando i lavori per costruire un albergo a cinque stelle alimentato interamente ad idrogeno.
Spiega Bresso: «L’idrogeno è sicuramente uno dei più promettenti vettori di energia pulita e noi vogliamo essere in prima fila nella ricerca e nelle sue applicazioni per questo abbiamo deciso di sfruttare i giorni delle Olimpiadi come vetrina per le attività delle nostre aziende e dei centri di ricerca». Secondo Dealessandri «il parco tematico servirà per dimostrare che il territorio che organizza i Giochi non trasforma solo il volto urbano della città ma è impegnata a modificare la sua struttura produttiva».