Emergenza aria: incontro Regione-Province per un’intesa
De Ruggiero: “Per la prima volta un consistente investimento - comunicato della Regione Piemonte del 25.01.2006
26 January, 2006
La definizione di un protocollo d’intesa tra la Regione e le Province,
un tavolo permanente tecnico - politico che stabilisca le politiche per
affrontare l’inquinamento atmosferico delle aree urbane piemontesi, a
partire dall’inverno 2006/2007, lo stanziamento di fondi ambientali per la
priorità trasporto pubblico. E’ il risultato della riunione odierna tra
l’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Nicola de Ruggiero, e gli
Assessori provinciali all’Ambiente, nella quale sono stati anche diffusi i
dati raccolti dalle centraline collocate sul territorio regionale per
misurare i livelli di polveri sottili (pm10).
“Si trattava di trovare il minimo comune denominatore - dice l’Assessore
de Ruggiero - su due temi molto importanti come il riscaldamento e la
mobilità. Sul primo c’è molto da fare. La prossima settimana porteremo
all’esame della Giunta regionale il piano riscaldamento dal punto di vista
ambientale. Indichiamo soluzioni come lo sviluppo delle reti di
teleriscaldamento, l’utilizzo di impianti termici centralizzati, la
diffusione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore
per ogni unità abitativa, nonché l’adozione di sistemi di coibentazione ed
isolamento che consentano la riduzione del fabbisogno energetico per il
riscaldamento degli edifici”.
“Quello che appare assolutamente prioritario - sottolinea de Ruggiero -
è intervenire sul parco dei mezzi per il trasporto pubblico. Oggi in
Piemonte, su 3455 autobus diesel, 1256 sono precedenti alla classificazione
Euro, mentre altri 280 sono classificati Euro 0. Il dato indica come sia
necessario intervenire dal punto di vista qualitativo sulle linee urbane ed
extraurbane, oltre che dal punto di vista quantitativo per potenziare il
servizio. Su questa partita la Regione intende mettere a disposizione un
intervento, straordinario rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, di
almeno 10 milioni di Euro. Così come è opportuno, sulla base anche delle
prime azioni concordate nell’ambito dell’accordo tra le Regioni del Nord
Italia, siglato a Torino nell’ottobre scorso su nostra proposta, premere
sui ministeri competenti per fare omologare sistemi di filtro
antiparticolato sui mezzi pesanti Diesel esistenti. E’ una tecnologia
ritenuta, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, in grado di abbattere in
modo significativo l’emissione di polveri sottili. Inoltre, proprio in
questi giorni, abbiamo avviato la concertazione con le associazioni di
categoria del commercio per la definizione di azioni condivise in merito al
parco mezzi del settore, tra i più obsoleti”.
Sulla mobilità saranno individuate misure, disposte da Province e
Comuni, da realizzare secondo alcune linee guida:
- entro il 1° ottobre 2006 i Comuni con più di 20.000 abitanti dovranno
mettere a punto la realizzazione e completamento delle zone di limitazione
totale (zone pedonali) o parziale (ZTL) del traffico, coprendo almeno il
20% delle strade dei centri abitati;
- nelle ZTL dovrà essere posto il divieto di accesso a tutti i veicoli per
almeno tre ore al giorno, (ad esclusione di quelli dei residenti, quelli
destinati ai servizi di emergenza, sicurezza e trasporto disabili);
- per le restanti ore della giornata dovrà essere posto il divieto
permanente di circolazione per tutti i veicoli non conformi alle normative
EURO III, nonché per i veicoli Diesel non dotati di sistemi di contenimento
del particolato e per i ciclomotori e motocicli a due tempi non conformi
alla normativa EURO I;
- inoltre, le Province inviteranno tutti i Comuni inseriti nelle Zone di
Piano ad emanare un provvedimento di divieto di circolazione, su tutto il
territorio comunale, a partire dal 1° ottobre 2006, dei veicoli ad uso
privato, commerciale, industriale ed artigianale, non catalizzati
(immatricolati prima del 1 gennaio 1993) e Diesel precedenti
all’omologazione Euro I (immatricolati prima del 1 luglio 1994), dal lunedì
al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18,30.
“Con i colleghi delle Province piemontesi - dice ancora l’Assessore -
siamo d’accordo che sia necessario mettere intorno al tavolo tutti i
soggetti che hanno a cuore l’uscita dall’emergenza aria. Come Regione
Piemonte possiamo mettere a disposizione risorse che, ogni anno, diventino
volano per ulteriori investimenti. Oltre a ciò si deve pensare a trovare un
modus operandi che, nel rispetto delle attuali competenze disegnate dalle
leggi regionali vigenti e dell’autonomia che queste lasciano in capo ai
diversi livelli istituzionali, sia utile alla presentazione in sede
comunitaria e nazionale di un programma di interventi che Regione, Province
e Comuni piemontesi intendono attuare, nell’arco di tre anni, con
l’obiettivo di consentire il rientro nei parametri comunitari per gli
inquinanti PM10 e NO2, entro il 2009”.
Infine i dati 2005 sulle polveri sottili. “Non sono peggiori di quelli
degli anni passati - spiega de Ruggiero - e si può affermare che nell’anno
appena concluso si è verificato l’arresto della tendenza all’aumento”.
Le medie annue della diffusione di PM10 rivelano come le province di
Verbania e Biella siano rimaste interamente sotto la soglia dei 40 mg/mc,
parametro indicato dall’Unione Europea, così come la maggioranza delle
province di Cuneo, Alessandria, Vercelli, una parte dell’Astigiano e alcune
aree del Torinese. Dolenti le note, invece, per altre zone, in particolare
nell’area metropolitana di Torino, in provincia di Novara, ad Alessandria
città e Tortona, ad Asti e a Bra, in provincia di Cuneo.