Finchè sono sindaco, no all´inceneritore
Fiorella Alunni: "12 grandi imprese vogliono costruire qui". Il primo cittadino di Campi annuncia che saranno inviate 5.000 cartoline alla Provincia perché cambi strada sui rifiuti - da La Repubblica del 31.01.2006
02 February, 2006
«Finché io sarò sindaco di Campi mi opporrò con tutte le mie forze
all´inceneritore». E´ l´avvertimento di Fiorella Alunni, diessina, decisa a
portare avanti le ragioni del suo "no" al termovalorizzatore nella Piana. Se
la popolazione si metterà davanti alle ruspe, ci sarà anche lei, con la
fascia tricolore sul petto. «Bisognerebbe riaprire il dialogo con i
cittadini e uscire finalmente da un clima d´incertezza, perché tutto è meno
chiaro dopo le dichiarazioni dell´assessore regionale Artusa, che ha parlato
di mega inceneritori», dice Alunni. Che ha già pronte cinquemila cartoline
indirizzate al presidente della Provincia Matteo Renzi, con scritto: "Per la
dignità di Campi, no al termovalorizzatore". «Ci sono dodici aziende che
chiedono di insediare i loro stabilimenti nella nostra zona industriale, a
partire da Targetti, Roy Rogers, Galileo Avionica e Malo Tricot», dice
ancora il sindaco di Campi. «Pensate che vogliano insediarsi in un´area
ambientalmente difficile?»
Se non si cambia strada non resterà che la protesta. «Perché fino a che sarò
sindaco di Campi porterò avanti le ragioni della mia comunità e del no al
termovalorizzatore», promette Fiorella Alunni. Chi pensava che il no di
Campi fosse solo materia per gli archivi della politica si sbagliava: se la
popolazione si metterà davanti alle ruspe, ci sarà anche lei, sindaco Ds.
Sindaco Alunni, cosa ha pensato quando ha visto 7mila persone sfilare contro
l´inceneritore?
«Me l´aspettavo, la protesta della Piana si è ormai saldata con quella di
Prato».
Una prova generale di quello che potrà accadere quando si apriranno i
cantieri?
«Bisognerebbe riaprire il dialogo con i cittadini e uscire finalmente da un
clima d´incertezza, perché tutto è meno chiaro dopo le dichiarazioni
dell´assessore regionale Artusa, che ha parlato di mega inceneritori. Si sta
pensando alla Piana?».
Lei cosa dice?
«Dico che adesso la Provincia deve approvare una variante entro al piano dei
rifiuti per formalizzare la scelta di Case Passerini e che questa scelta non
ha avuto il consenso di Campi».
Sindaco, che sta progettando?
«Come sindaco ho presentato un ordine del giorno per ribadire il no ad un
impianto che, se costruito, vanificherà i nostri tentativi di qualificazione
della Piana attraverso l´area protetta e l´oasi di Focognano. Verrà
approvato nel consiglio del 6 febbraio, aperto alla cittadinanza. E da quel
momento distribuiremo 5mila cartoline indirizzate al presidente della
Provincia: "Per la dignità di Campi, no al termovalorizzatore», c´è
scritto».
E se invece la Provincia andrà avanti?
«Faremo tutto il possibile perché questo non accada. E non capiamo quelli
che si difendono dicendo "abbiamo deciso di decidere", perché la decisione
c´era già. Quella di Osmannoro 2000».
Significa che la vedremo con la fascia tricolore davanti alle ruspe al Tg1
delle 20, come ad Acerra?
«Spero di no, spero che da qui al 2007, quando dovrebbero aprire i cantieri,
le cose siano cambiate. Ma non lo escludo».
Lei rappresenta una novità politica: perfino la Tav fu decisa con il
consenso di tutti. Lei è il primo sindaco che dice no.
«Si è voluto fare una prova di forza per mostrare che l´impianto si può fare
anche senza l´approvazione di Campi. Ma io chiedo: davvero si può fare senza
Campi? Fino a che sarò il sindaco di Campi porterò avanti le ragioni della
mia comunità».
Dica la verità, i suoi rapporti con i Ds fiorentini sono gelidi.
«Non sono solo il sindaco di Campi, sono anche dirigente dei Ds».
E i Ds di Campi non vogliono una Piana-pattumiera di Firenze.
«Lo sa che dodici aziende ci chiedono di insediare i loro stabilimenti nella
nostra zona industriale? Mentre ovunque si fanno i conti con la crisi, io mi
trovo a decidere sulla Sasch, che chiede di ampliarsi, sul gruppo Targetti,
che punta su un nuovo stabilimento. Abbiamo le richieste di Fil Company, Roy
Rogers, Frigogel, Giosi, Lanificio dell´Olivo, Mac 3, Sad, Galileo Avionica,
Malo Tricot e della logistica per il commercio. A tutti loro, oltre agli
oneri di urbanizzazione, chiediamo contributi che reinvestiamo per la
comunità: pensate che vogliano insediarsi in un´area ambientalmente
difficile?»