Raccolta differenziata Petizione per fermarla
«Così proprio non va, ripartiamo da zero»
06 February, 2006
<b>RIFIUTI SOLIDI URBANI PARTONO LE ADESIONI DEI FIRMATARI IN TUTTA LA CITTA’
Angelo Conti</b>
La raccolta differenziata dei rifiuti, partita a macchia di leopardo in diverse zone della città, sta sollevando malumori e proteste. C’è chi si è ritrovato con 30 diversi cassonetti nel cortile, svuotati quando va bene un paio di volte a settimana. Chi ha visto sottratto nel piccolo cortile condominiale l’unico spazio in cui i bambini potevano giocare. «E le condizioni igieniche non sono certo migliorate, anzi: i bidoni straboccano di sacchetti maleodoranti per diversi giorni prima di essere rimossi». Chi ha potuto constatarlo di persona, solleva molte perplessità su come è stato organizzato il nuovo servizio. Pur trattandosi di un segno di civiltà e di attenzione per l’ambiente, il progetto elaborato da Comune ed Amiat rischia di trasformarsi in un sacrificio che pesa soltanto sulle spalle dei cittadini.
In questi giorni è partita una raccolta di firme estesa a tutta la città con lo scopo di chiedere una radicale riorganizzazione della raccolta. «Non siamo contrari al principio della “differenziata” - spiega Giovanni Maria Ferraris, vicepresidente della Circoscrizione 8 e primo firmatario della petizione - ma chiediamo l’eliminazione del “porta a porta” perché è un chiaro fallimento. Va assolutamente ripensata l'ubicazione dei cassonetti all'interno dei cortili, creando piuttosto isole ecologiche esterne adeguatamente attrezzate, in linea con l'arredo urbano dei nostri quartieri».
Ma ci sono anche contraddizioni sollevate dai nostri lettori: «Prima di chiedere sacrifici ai contribuenti, il Comune dovrebbe dare per primo il buon esempio. Invece - lamenta Rosanna C. - tonnellate di immondizia prodotte dai mercati rionali finiscono in discarica senza alcuna divisione tra legno, plastica, organico e altri materiali. Lo vedo ogni sera sul mercato di via Porpora, affacciandomi alla finestra».
Ancora Ferraris: «Il vicesindaco non ha mantenuto l’impegno di sospendere la raccolta differenziata dove non era ancora partita e migliorarla dov’è già presente. E l'Amiat continua a dimostrare inefficienza nello svolgere questo fallimentare servizio, mentre i costi per la collettività stanno aumentando a dismisura. Abbiamo deciso con alcuni volenterosi cittadini di estendere la petizione all'intera città. Oltre alle adesioni, raccoglieremo anche indicazioni e proposte dei cittadini per trasmetterle poi all’amministrazione comunale. Credo comunque che una ridiscussione totale del servizio sia imprescindibile, viste le lacune e l’incapacità di gestione fin qui dimostrata».
Oltre ai vari punti «mobili» della città in cui verranno raccolte le firme, chi vuole aderire può farlo presentandosi presso lo studio Ferraris, di via Campana 9, ogni mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12.