L\'ultima medaglia la vince lo smog
Olimpiadi e ambiente separati in casa. Gli ambientalisti: livello-record da 7 anni - da La Stampa.it del 23.02.2006
23 February, 2006
<b>Alessandro Mondo</B>
Gli ambientalisti, loro, non si danno per vinti e rilanciano l'allarme una volta la settimana: a costo di apparire dei guastafeste. Perchè nei giorni della sbornia olimpica, quelli in cui tutto è sacrificato sull'altare dei Giochi in salsa subalpina, ci vuol poco a passare per sabotatori. Per fortuna ci pensa la fredda obiettività dei numeri a restituire la realtà delle cose.
Piaccia o meno, con o senza neve, la qualità dell'aria a Torino fa schifo. Punto. Questo sostengono gli irriducibili dell'ambiente, ormai ridotti a voci che gridano nel deserto. Proprio nel bel mezzo delle Olimpiadi, ricordano nell'ultimo comunicato, le polveri sottili (Pm10) raggiungono il peggior risultato sotto la Mole da che vengono rilevate: era l'Anno di grazia 1999. Il poco invidiabile record è stato raggiunto il 16 febbraio, anche se nessuno ne ha parlato. Poi è arrivata la neve, d'accordo, che però è troppo effimera per capovolgere la situazione. Il bello è che i dati sono diligentemente forniti proprio dal Comune di Torino, munito di sito Internet aggiornato.
Da qui l'allarme degli eco-cittadini, quelli che non si arrendono all'evidenza dei fatti. Ma come? - domandano fra lo stupito e l'indignato -. Possibile che, Olimpiadi o meno, nessuno si prenda la briga di sollevare il problema? Ma come? - verrebbe voglia di rispondere -. Non era forse chiaro che la tregua olimpica avrebbe riguardato anche il dibattito sull'emergenza smog? Eppure nei mesi scorsi i segnali ci sono stati tutti: a Torino e non solo; a Palazzo civico come a Palazzo Cisterna. Tra i Comuni della cintura alcuni attendono ancora che la Provincia, dopo le diffide a mezzo stampa, applichi i famosi poteri sostitutivi per essersi rifiutati di adottare le targhe alterne. E' forse accaduto? No. Ha qualche probabilità di accadere? Figuriamoci. Se tutto va bene, per l'ennesima volta ci salverà l'arrivo della primavera.
Per questo gli ambientalisti, comunque li si consideri, fanno tenerezza. Saranno pure degli irriducibili rompiscatole, ma non si stancano di porre l'attenzione su un problema reale. Soprattutto, non si preoccupano di violare il primo comandamento delle pubbliche amministrazioni: "Non disturbate i manovratori". E noi? A noi non resta che turarci il naso, come diceva il buon vecchio Indro a proposito di tutt'altra materia: "Smog lives here". E pazienza per quella tosse un po' così...