A Venezia una Ztl per le barche
Pronto il provvedimento che istituisce le zone a traffico limitato nei canali - da La Stampa del 13.03.2006
13 March, 2006
<b>Potranno circolare soltanto i taxi e i natanti dei residenti muniti di un chip di riconoscimento
Anna Sandri</B>
Moto ondoso. Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno. A tutte le ore, anche di notte, infischiandosene dei limiti di velocità tanto le vedette, per quanto munite di telelaser, uno ne pizzicano e dieci ne lasciano passare. Così le onde vanno e vengono contro le fondamenta dei palazzi e le corrodono, cicatrici invisibili sulla stabilità di Venezia, che è patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco anche se l’umanità spesso sembra dimenticarlo.
Dopo aver nominato con la precedente giunta un commissario al moto ondoso del cui operato non è rimasta traccia visto che il Tar ne ha annullato ogni decisione, oggi l’amministrazione comunale di Venezia guidata da Massimo Cacciari decide di affrontare alla radice il problema: cosa sono i canali se non strade, cosa sono le barche se non mezzi di trasporto? E allora la soluzione esiste già, basta prenderla dalla terraferma e trasportarla tra gondole e rii: nasce una Ztl in piena regola per Venezia e viene stabilita una protezione speciale per una serie di canali più a rischio, già definiti rii-blu, che saranno del tutto chiusi alla navigazione. A farsi carico delle nuove regole è il vicesindaco Michele Vianello, impegnato in questi giorni in confronti con tutte le categorie per raggiungere intorno all’operazione il maggior consenso possibile. Ma se l’istituzione di una zona a traffico limitato suscita proteste in terraferma, figurarsi cosa potrà accadere in laguna, dove parlando di spostamenti e trasporti tutto, per forza di cose, è destinato a complicarsi.
In settimana saranno emesse tre ordinanze. Con la prima sarà istituita la Ztl: circonderà il nucleo centrale della città, quella sagoma inconfondibile che allo scrittore Tiziano Scarpa ha suggerito il libro «Venezia è un pesce». Qui potranno entrare soltanto le barche di veneziani, munite di targa e di sistema Gps per essere identificabili. Potranno circolare anche i taxi e le barche da trasporto conto terzi, purché munite di chip per il riconoscimento.
E dovranno rispettare rigidi limiti di velocità: non più di 5 chilometri l’ora. Solo i vaporetti potranno andare più veloci: 11 all’ora. La seconda ordinanza istituisce i rii-blu, dove la circolazione sarà del tutto vietata. Sono quattro, si trovano nel cuore della città e per la loro conformazione sono particolarmente sensibili al moto ondoso. La terza ordinanza stabilisce il senso unico in alcuni canali, ma tra tutte sembra quella destinata a portare meno sussulti nelle abitudini dei veneziani.
La stretta dell’amministrazione è solo all’inizio: la polizia municipale è pronta al conteggio delle imbarcazioni che attraversano i canali più trafficati e non si esclude che possa essere presto posto un limite anche al numero dei mezzi ai quali sarà consentito l’ingresso nel centro storico.
Il primo e più evidente effetto sarà sul Canal Grande (che rientra in pieno nella Ztl), dove negli ultimi anni il traffico acqueo è aumentato a dismisura corrodendo le fondamenta della città e compromettendo anche gran parte del suo fascino.
A salutare con entusiasmo la novità sono per primi i gondolieri, che potranno circolare dappertutto e con maggiore sicurezza.
Un po’ come succede ai ciclisti in terraferma, la riduzione del traffico a motore per loro significa tirare il fiato: una gita in gondola a Venezia oggi mette a dura prova chi soffre di mal di mare, e sempre più frequenti sono i ribaltamenti provocati dal moto ondoso, con veneziani e turisti che finiscono a mollo e vengono ripescati per i capelli. Meno soddisfatti, naturalmente, tutti quelli che trasportano merce per conto proprio (ad esempio gli alberghi per il cambio biancheria) e che dovranno attenersi da adesso in poi a orari rigidissimi.
A Venezia sono 320 le barche per trasporto conto terzi attualmente in circolazione, 235 le licenze di taxi e noleggio, 25 quelle di solo taxi e 35 quelle di solo noleggio; cinque sono le licenze per trasporto disabili.
Quanto al trasporto in conto proprio, il numero preciso non è censito ma supera sicuramente il migliaio.