LETTI PER VOI - TARGHE ALTERNE, no alla lobby
- da La Stampa del 21.05.2006
22 May, 2006
«I pasdaran delle targhe alterne? Si possono mettere l’anima in pace, se vinco io le aboliamo. Non servono, fanno soltanto arrabbiare la gente. Molto meglio la ricetta del bus a prezzo politico, magari anche per una settimana intera, nei giorni in cui l’aria si fa pesante».
Il sindaco Chiamparino ha ribadito anche ieri quanto era già scritto a chiare lettere nel suo programma: «Le targhe alterne sono un palliativo, non le riproporremo mai più, meglio puntare su misure più strutturali e sui mezzi pubblici».
E così la «lobby del blocco anti-smog» capitanata dall’ex assessore all’Ambiente Paolo Hutter (e anche da alcuni consiglieri comunali di maggioranza) può rimettere parte dei propri sogni nel cassetto: con il Chiamparino bis, il dimezzamento forzoso del traffico andrà in pensione. Non che il sindaco uscente abbia intenzione di affumicare a suon di Pm10 i cittadini. Ma ritiene semplicemente (come sostiene anche l’ex Verde Silvio Viale, oggi candidato per la Rosa nel Pugno) che il ricorso alle targhe alterne sia un’operazione inutile e demagogica che non migliora la qualità dell’aria, ma in compenso rende la vita molto più difficile ai cittadini.
Spiega Chiamparino: «Per combattere lo smog credo sia molto più utile stringere un accordo con la Provincia per proporre ai torinesi una giornata intera di spostamento sul mezzo pubblico, anche fuori Torino. Al prezzo politico della semplice corsa a 0,90 centesimi i torinesi potrebbero così utilizzare tutto il parco di bus e tram dell’area metropolitana per 24 ore». E aggiunge: «Un modo per fare scoprire la comodità del mezzo pubblico al più vasto numero di torinesi».
Ma Hutter ed eco-compagnia (tra cui Younis Tawfik dell’Unione, Gianguido Passoni del Pdci, Emilio Soave e Antonella Visintin di Rifondazione) insistono: «I livelli di micropolveri di Torino sono altissimi. Ecco perchè fisseremo una riunione a Palazzo Civico il 6 giugno in cui si costituirà il gruppo di lavoro e di pressione dei consiglieri antismog, cioè di quelli che saranno stati eletti tra i firmatari dell’appello. Sul tavolo ci sarà una delibera di iniziativa consiliare per la mobilità sostenibile».
E che cosa chiedono, oltre al ripristino delle targhe alterne, i promotori di questo appello? Che le vecchie corsie olimpiche diventino corsie preferenziali per i mezzi pubblici, che aumentino le piste ciclabili, e che tutti i bus vengano alimentati a metano. «Torino deve diventare capitale dei propulsori puliti - dice il segretario della Fiom Giorgio Airaudo, uno dei promotori dell’appello - come abbiamo riportato a Torino con intervento pubblico il montaggio della Punto ora dobbiamo portarci la fabbricazione di motori ibridi».
Tutte proposte che la giunta Chiamparino si impegna a valutare (alcune anzi, sono addirittura contemplate dal programma), ma su una cosa il sindaco uscente non transige, e sono proprio le targhe alterne. «Ecco perchè sarò il il nuovo assessore all’Ambiente - annuncia semiserio, Silvio Viale - pur essendo un ambientalista sfegatato sono stato fra i primi a condannare questa stupidaggine. E l’ho fatto dati sulla qualità dell’aria alla mano. Ha un bel dire Hutter, le targhe alterne fanno un bel baffo allo smog». Viale ha le idee chiare, ma per quanto riguarda il suo ingresso in giunta deve vedersela con altri nomi papabili: l’attuale assessore ai vigili Bonino (Rosa nel Pugno) e magari, se otterrà un buon successo elettorale, magari persino l’assessore all’Ambiente Ortolano (Comunisti Italiani) che tutti danno per escluso.