Si al termovalorizzatore tra fischi e urla nella notte
da La Nazione del 31.05.2006
01 June, 2006
di M. Serena Quercioli
Termovalorizzatore: il consiglio comunale di Campi dice sì alla proposta di variante del sindaco Fiorella Alunni e la Margherita si spacca. L’impianto sarà spostato di oltre 200 metri e l’area via Lucchese, Osmannoro, Case Passerini sarà riqualificata con interventi mirati che ridisegneranno l’accesso alla città. La proposta di variante andrà quindi in Provincia che ha ottenuto perciò l’assenso di tutti i Comuni interessati. Il sì, naturalmente, non è stato così scontato: è arrivato alle 1,30 della notte di lunedì fra lanci di monetine, palline di carta, vivacissime proteste del pubblico. E’ stato un consiglio comunale in ‘stato d’assedio’ dove i cittadini e i comitati contrari all’impianto si sono sentiti in dovere di partecipare e urlare il disappunto. La sala solo a fatica è riuscita a contenere la folla e molti sono rimasti sulle scale.
A sorvegliare 18 agenti della Polizia di Stato, quattro della Polizia Municipale e i Carabinieri. La votazione della proposta del sindaco ha riservato però altre sorprese: è passata con 17 sì e 10 no. Hanno votato no Alleanza Nazionale, Forza Italia, Insieme per Campi-Udc, Verdi, Rifondazione Comunista e Antongiulio Paoli (della Margherita che è partito di maggioranza). Assenti Francesco Giovannoni (An) e Enrico Luca Biagiotti (Forza Italia).
Sempre nella Margherita si è astenuto Filippo Cavicchi ma hanno detto sì Franco Nistri e Riccardo Nucciotti. In casa Ds il voto favorevole è stato espresso da 15 consiglieri mentre la sedicesima, Giulia Granieri, ha lasciato l’aula e quindi non ha votato.
La proposta di variante non ha convinto l’intera maggioranza e questo potrebbe avere ripercussioni sui futuri equilibri politici. Inoltre, in casa della Quercia nonostante il voto compatto l’opinione sul termovalorizzatore, fuori dall’aula, non è uguale per tutti. L’assemblea è stata turbolenta e i Comitati non si arrendono: per domani è stata convocata un’assemblea sul problema delle ‘nanopolveri’. Interverrà il professor Montanari. Le opposizioni continuano a dare battaglia: «Il consiglio comunale — sottolinea Alessandro Tesi capogruppo di An — si è svolto in condizioni di scarsa sicurezza soprattutto per i cittadini. Il presidente del consiglio Silvio Betti ha tenuto un comportamento scorretto mettendo in votazione l’atto senza far intervenire i capigruppo. Per far luce sull’episodio ho chiesto copia del verbale del consiglio».
Brunella Bresci dell’Udc va oltre: «Il presidente Betti dovrebbe dimettersi perché non ha saputo gestire un evento del genere. Ci siamo dovuti scusare noi dell’opposizione con il pubblico».