Torino «tocca» il 35 per cento ma non basta
La Performance - da La Stampa del 04.06.2006
06 June, 2006
Lamentele a raffica, ed ora la protesta organizzata, a fronte di risultati incoraggianti. Con una percentuale del 35,3%, Torino è al primo posto in Italia nella raccolta differenziata tra le città al di sopra dei 500 mila abitanti. L’ultima conferma arriva dai numeri dell’Osservatorio per i rifiuti 2005, recentemente presentati dalla Provincia. L’andamento positivo si conferma anche nei primi mesi del 2006.
Piaccia o meno, ad oggi il servizio del «porta a porta» - sul quale Comune e Amiat hanno deciso di puntare - è caratterizzato da buone «performance» in diversi quartieri. Alla Falchera, sesta circoscrizione, ha superato a dicembre 2005 il 52,1%, con una media del 52% da inizio anno. Idem in zona Borgo Campidoglio. Qui il servizio ha raggiunto il 57,4%, con una media che dal 2006 sfiora il 58%. In Bassa collina - circoscrizioni 7 e 8 - la raccolta differenziata ha invece toccato il 67,1%, con una media superiore al 65% da inizio anno. E poi Regio Parco, dove il «porta a porta» si è tradotto in una percentuale del 60,3% (media del 58,8% dal 2006).
Insomma: la raccolta differenziata a domicilio, con il posizionamento di piccoli cassonetti nei cortili, sta faticosamente diventando un’abitudine quotidiana. Questo non significa che siano tutte rose e fiori. Il processo si è mostrato più lungo del previsto. Le proteste, specie a Borgo Campidoglio e in precollina, non si sono fatte attendere. Il rallentamento nell’estensione del servizio a tutta la città si spiega con l’esigenza di consolidare e incrementare i risultati ottenuti. Ora che l'obiettivo del 35% è stato raggiunto, Amiat e Comune puntano al traguardo 40% : un tassello fondamentale per realizzare il sistema di gestione dei rifiuti previsto per i prossimi anni.