"Solo a Torino 750 decessi all'anno per polveri sottili"
Il commento dell'epidemiologo Ennio Cadum sul rapporto Oms. Reazioni torinesi e articoli
15 June, 2006
<b>Nuove stime sulla mortalità da smog in Italia presentate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità
Ennio Cadum (Epidemiologo ARPA Piemonte)</B>
La ricerca presentata il 15 giugno a Roma rappresenta uno dei più articolati lavori di Valutazione previsionale di impatto (Health Impact Assessment, HIA) usciti negli ultimi anni in Europa.
Si tratta di un lavoro al di sopra delle parti, scientificamente robusto e di validità indiscutibile, condotto con le metodologie più avanzate nel campo dell’HIA, estremamente ricco di dati e di implicazioni per le conseguenti azioni politiche.
Le stime contente nel rapporto sono prudenziali e riguardano “solo” 13 città e 9 milioni di abitanti italiani, ma i dati di impatto a lungo termine che sono presenti nel rapporto contengono numeri che impressionano: il 9% della mortalità oltre i 30 anni della popolazione residente si potrebbe risparmiare se le concentrazioni di polveri sottili si riducessero a 20 mg/m3 di media annua.
Per la città di Torino il 9% di circa 8500 decessi annui oltre i 30 anni significa una stima di circa 750 decessi annui attribuibili alle polveri fini, decessi che si risparmierebbero se le concentrazioni si riducessero dagli attuali 65 mg/m3 a 20 mg/m3 ed è una valutazione che dovrebbe incoraggiare la messa in opera di varie azioni sia strutturali sia non strutturali.
Il rapporto mostra come anche una riduzione del 10% delle concentrazioni può determinare effetti positivi e questo dovrebbe incoraggiare anche gli interventi meno popolari, cioè non solo quelli strutturali (interventi tecnologici su motori e impianti); restando in attesa degli interventi strutturali e non attuando quelli “impopolari” di blocco del traffico Torino ha vissuto un’annata record di incremento delle concentrazioni di PM10 rispetto agli ultimi anni e mi auguro che questo rapporto spinga gli amministratori a riconsiderare il loro operato e le scelte dolorosamente necessarie che occorrerebbe mettere in campo.