L’altolà di Saitta e Chiamparino sul blocco regionale antismog
«Le decisioni vanno condivise, ragioniamo sulle conseguenze» - da la Stampa del 30.06.2006
30 June, 2006
La Regione accelera sui provvedimenti anti-smog ma si scontra con le perplessità di Provincia e Comune. Parola d’ordine: «calma e gesso». Perché un conto è annunciare misure, anche importanti, altra cosa applicarle al vissuto quotidiano di migliaia di persone.
Parola del presidente Saitta, che ieri ha appreso dai giornali l’intenzione dell’assessore regionale De Ruggiero (Ambiente) di stoppare dal primo ottobre al 30 marzo ciclomotori a due tempi, motocicli e automobili con motore pre-euro, euro zero ed euro uno. Blocco totale della circolazione su tutto il territorio regionale, il tassello di un piano più ampio concordato con le altre regioni del Nord Italia per abbattere le polveri sottili e rientrare nei limiti previsti dalla normativa europea. «Non ci possiamo più permettere il lusso di temporeggiare, mettendo a rischio la salute dei cittadini ed esponendoci al rischio di multe milionare in sede europea - taglia corto De Ruggiero -. Su questo anche il ministro Pecoraro Scanio è stato chiaro. A settembre convocherò un tavolo ad hoc con gli assessori provinciali».
Il fatto è che Palazzo Cisterna non ne sapeva nulla. L’annuncio di De Ruggiero, per di più a margine di un incontro al quale partecipava lo stesso Saitta (la presentazione del primo rapporto sullo stato ambientale del Piemonte), non è stato gradito. La «richiesta urgente di approfondimento», sollecitata ieri dalla Provincia, nasconde a malapena l’irritazione per un’uscita a bruciapelo che rimette in discussione strategie e competenze. «Vorrei conoscere meglio la reale fattibilità del progetto», commenta Saitta nel comunicato firmato con l’assessore Piras. Né manca di sollevare «qualche dubbio» sul metodo con il quale «la rivoluzione dell’assessorato regionale all’Ambiente è stata resa nota».
Questione di bon ton istituzionale, ma non solo. «Il primo ottobre, di fatto, è già domani - aggiunge Saitta -: le province piemontesi hanno la delega regionale in materia di contenimento del Pm 10 e la responsabilità di intervenire sulla qualità dell’aria». Morale: «Accettiamo volentieri un’azione di coordinamento regionale su area vastissima, ma le decisioni vanno condivise. Le ricadute sociali, oltre che le tempistiche, devono essere valutate con attenzione». Domanda: «La Regione dispone delle risorse per incentivare il ricambio degli automezzi?». E ancora: «Prima di annunciare nuove misure tampone che coinvolgerebbero in larga parte la fascia più debole della popolazione, penso agli anziani, ci piacerebbe ragionare su qualche intervento in campo sociale».
Anche Palazzo civico domanda chiarimenti. «Reputo inutili le targhe alterne mentre non sono pregiudizialmente contrario allo stop dei veicoli più vecchi - commenta Chiamparino -. Però non si possono improvvisare certe decisioni con pochi mesi di anticipo». D’accordo l’assessore comunale Mangone, che ha già costituito un gruppo di lavoro sul tema-smog. In ogni caso il sindaco non intende rinunciare a due progetti che gli stanno a cuore: un «bonus» per accedere a varie zone della città in base alla ecocompatibilità dei motori ed una politica di incentivi all’uso del trasporto pubblico quando gli sforamenti si fanno pesanti.
Polemica l’opposizione. Ugo Cavallera, Forza Italia: «Proposta demagogica, quella di De Ruggiero. Se questa è davvero una priorità della giunta, ci attendiamo che già nel prossimo assestamento del bilancio 2006 vi siano precisi riscontri finanziari». «Scelta insensata ed estremista - attaccano Agostino Ghiglia e Barbara Bonino, An -. Ancora una volta vengono penalizzati i cittadini meno abbienti».