Tassa d´ingresso, questionari a casa
Il Comune consulterà 130mila famiglie sul progetto antismog - da Repubblica del 06.07.2006
06 July, 2006
<b>A fine mese il piano per frenare il traffico In gennaio il primo collaudo
Alessia Gallione</B>
Un piano pronto entro luglio. E un sondaggio tra i milanesi e i residenti dei Comuni dell´hinterland, con 130mila questionari che saranno spediti per conoscere l´opinione dei cittadini. Palazzo Marino accelera ancora sul ticket antismog e promette una consultazione pubblica, «ma solo per capire come realizzare la tassa sull´inquinamento» precisa l´assessore alla Mobilità e Ambiente Edoardo Croci. Perché ormai è certo: la pollution charge, come viene chiamato il ticket che farà pagare l´ingresso in città alle auto più inquinanti, si farà. E partirà prima del previsto, a gennaio del prossimo anno.
Stringe i tempi, Letizia Moratti. Per affrontare subito l´emergenza ambientale che ha bisogno, come ha dichiarato, di interventi immediati. E allora avanti a marce forzate. Nonostante siano molte, trasversalmente, le voci contrarie. C´è una preoccupazione: i comuni che confinano con la città. È a loro che pensa l´ex candidato sindaco del centrosinistra Bruno Ferrante: «Annunciare il pedaggio è poco rispettoso per le altre città che non sono state minimamente coinvolte». E l´assessore regionale all´Ambiente, Domenico Zambetti: «I sindaci della cintura potrebbero organizzare altri blocchi». Ma con Regione e Provincia, spiega Croci, il Comune aprirà una «collaborazione per valutare anche il potenziamento del trasporto extraurbano». E sulle proteste dei sindaci l´assessore dichiara: «La pollution charge riduce anche il loro traffico e il rafforzamento del trasporto pubblico sarà un beneficio per tutti».
Le linee guida sono già tracciate. E per studiare come metterle in pratica è al lavoro una commissione tecnica composta dal Comune, dall´Agenzia mobilità e ambiente (che nel 2002 aveva redatto il primo studio sul road pricing) e soprattutto da un gruppo di esperti esterni provenienti dal Politecnico, dalla Bocconi - come il docente di economia dei trasporti Roberto Zucchetti - e dall´istituto Ambiente Italia, vicino a Legambiente, come Mario Zambrini. Il piano verrà pubblicato su Internet e sarà modificato in base alle osservazioni che arriveranno. A gennaio partirà la sperimentazione senza controllo elettronico, ma con contrassegni distribuiti a chi non dovrà pagare: i residenti a Milano, i circa 150mila che entrano ogni giorno in città e che possiedono una macchina con motore Euro 4. Gli altri verseranno un pedaggio (le ipotesi precedenti dicevano da 1 a tre euro) a seconda di quanto sia inquinante il loro veicolo.
Poi il sistema andrà a regime: il confine è quello amministrativo di Milano con alcuni ritocchi per raggiungere, ad esempio, i parcheggi di interscambio. Per entrare in città ci saranno 66 varchi elettronici e macchinari che riconosceranno le targhe abilitate, o un sistema di telepass. Per il professor Zucchetti «quella che propone il sindaco Moratti è la pollution charge per limitare l´uso delle automobili, in particolare le più inquinanti. E questi soldi dovranno essere reinvestiti per favorire la mobilità e i trasporti pubblici». Per Zambrini, di Ambiente Italia, «ridurre l´inquinamento in breve tempo è difficile e non esiste un modello migliore in assoluto: dovremo studiarlo insieme». E dal presidente di Legambiente, Andrea Poggio, arriva un invito: «Bisogna avvantaggiare chi utilizzerà il trasporto pubblico, aumentando i mezzi con i soldi che arriveranno dal ticket. E anche i milanesi dovrebbero pagare».