Penati: giusto far pagare le auto Però mettiamo più bus e metrò
Il presidente della Provincia: "Apprezzo il metodo, collaboreremo per trovare soluzioni" - da Repubblica del 06.07.2006
06 July, 2006
<b>Rodolfo Sala
Paola Pessina (Margherita)</b>
«Altro che biglietto d´ingresso. Se l´intenzione è quella di far lasciare la macchina a casa ai pendolari, siamo fuori strada: i rhodensi sarebbero felici di lasciarla in garage e di raggiungere Milano con i mezzi pubblici. Cosa che per ora funziona a metà e che ricade tutta sulle spalle dei miei concittadini. La navetta che collega la stazione di Rho con la Fiera e che trasporta ogni giorno circa 600 persone è un esempio perfetto: la paghiamo 250 mila euro l´anno e io lo considero il vero ticket d´ingresso pagato ogni giorno dai rhodensi. È per questo che la proposta della Moratti la viviamo come un insulto, come una cosa senza senso».
<b>Angelo Zaninello (Prc)</b>
«Penso che Letizia Moratti debba avere il buon gusto di convocarci e di organizzare una riunione con tutti i rappresentanti dei comuni limitrofi. Invece ha cominciato male, lanciando un segnale che a me ricorda tanto il comportamento dell´ex sindaco Albertini, bravo solo a guardare al proprio orticello, pensando solo al tornaconto di Milano. Sul ticket d´ingresso sono per un ragionamento più ampio, per una collaborazione finora assente. L´unico modo per risolvere il problema del traffico è riunirci e trovare delle soluzioni che soddisfino i residenti di Milano e della provincia».
«Dico sì al ticket d´ingresso, ci sono tutte le condizioni per introdurlo». Parola del presidente della Provincia, <b>Filippo Penati</b>.
Perché sì?
«È un impegno contenuto nel programma di Letizia Moratti, neppure quello del centrosinistra lo escludeva. Giusto e coerente passare dalle parole ai fatti».
Nel merito?
«Ogni giorno entrano a Milano quasi 700mila auto. Circa il 70 per cento del Pm10 è prodotto dal traffico: i blocchi temporanei non sono una soluzione, occorre uscire dall´emergenza».
Quando Albertini parlava di ticket, voi del centrosinistra e i sindaci dell´hinterland siete saliti sulle barricate.
«La giunta di prima aveva un approccio diverso, di contrapposizione: "Si fa così perché lo dico io"».
E Letizia Moratti?
«Naturalmente aspetto di conoscere nei dettagli il suo progetto, di cui però apprezzo il metodo: l´introduzione del ticket avverrà in modo collaborativo, con il coinvolgimento degli altri Comuni, della Regione e della Provincia. Inoltre il gettito verrà utilizzato per migliorare la viabilità e l´ambiente, con ricadute positive su tutta l´area metropolitana. In alcune metropoli europee il ticket ha funzionato».
Però a Londra hanno una rete di metropolitana che fa impallidire quella milanese.
«Quella è una tassa d´ingresso per tutti, qui invece si vuole introdurre il principio per cui chi più inquina più paga. Detto questo, è chiaro che bisogna intervenire subito per potenziare il trasporto pubblico».
Subito: ma in che modo?
«Cominciamo a introdurre la tariffa unica della Mm nell´area extraurbana, almeno quella di prima fascia. Biglietto da un euro fino a Sesto Primo Maggio e a Cologno. E poi tariffe più vantaggiose per chi lascia l´auto ai parcheggi di corrispondenza».
I pendolari dovranno pagare il parking e anche il ticket.
«Sempre meno di una multa al mese per divieto di sosta a Milano. Penso pure a parcheggi di interscambio anche sulle tangenziali, con navette che viaggiano in corsie riservate. Poi c´è la Regione, che deve adeguare il finanziamento al trasporto pubblico, fermo al ´96. Ognuno deve fare la propria parte».
Anche voi?
«Certo. A gennaio partirà la sperimentazione, la Provincia dovrà mettere un po´ di risorse».
Nella sua coalizione qualcuno dirà no. E lo farà anche qualche sindaco...
«Il tema è importante, mi sembra giusto che si apra un dibattito dove tutti possano esporre le proprie ragioni. Ho fiducia che la bontà del progetto aiuterà a trovare il consenso necessario».
<b>Giorgio Oldrini</b>, Sesto San Giovanni (Ulivo)
«I temi che toccano gli interessi dei comuni confinanti devono essere discussi insieme. Le recenti amministrazioni non l´hanno fatto e questa brutta abitudine ha contagiato anche il nuovo sindaco di Milano. Non penso che questa sia la strada migliore, un argomento come questo andrebbe discusso meglio. Da parte mia non posso che dare la massima disponibilità ad un dialogo costruttivo. Se ho pensato ad un biglietto d´ingresso per i milanesi che vengono a Sesto? Neanche per sogno: tutto voglio tranne che tornare ai dazi medievali».
<b>Mario Soldano </b>(centro sinistra): «Se pensassimo di fare la stessa cosa anche noi, non so quali conseguenze potrebbero esserci e quante polemiche si scatenerebbero. Non si può prendere una decisione del genere - che tra l´altro riguarda comuni che vivono in stretto contatto con la città di Milano - senza nessun preavviso e senza nessuna forma di concertazione. La cosa diventa ancora più grave se si pensa che Cologno fa parte del "Patto per il Nord Milano", il gruppo di comuni della cintura metropolitana settentrionale che si occupa dei temi legati alle infrastrutture, ai servizi e ai collegamenti urbani. Ci sarebbe piaciuto almeno essere interpellati»