Se l’Italia vince il Mondiale, prendo l’auto?
Dopo la finalissima di Berlino, una lunga notte di caroselli automobilistici. Una testimonianza da Berlino: "Anche in Germania si festeggia con dei caroselli per le strade, che però non raggiungono le dimensioni italiane"
07 July, 2006
Prima della finale dei Mondiali di calcio tra Italia e Francia, abbiamo raccolto la testimonianza di <b>Matteo Alviti</b>, collaboratore del Manifesto, che si trova a Berlino.
<b>Gli organizzatori dei Mondiali puntano a raggiungere il traguardo di almeno 50% dei movimenti, da e verso lo stadio, effettuato con i mezzi pubblici. E davvero così?</b>
“Ti posso confermare che tutti i giornalisti e coloro che sono provvisti del tesserino FIFA hanno diritto ad un biglietto gratuito dei mezzi pubblici. Indipendentemente dai Mondiali, in Germania, l’uso dei mezzi pubblici è molto più usuale che da noi. Esiste una rete molto più capillare di bus, esistono molte più stazioni e linee della metropolitana: è quindi normale raggiungere lo stadio con i mezzi pubblici”.
<b>E i giovani berlinesi quando escono la sera?</b>
Qui a Berlino nei fine settimana la metro funziona anche di notte, e nelle momenti in cui non viaggia, esistono gli autobus notturni. In Germania esiste una cultura più legalitaria quando si esce per divertirsi: i controlli sull’alcool sono più severi ed è difficile che un tedesco dopo aver bevuto 3 birre si metta al volante della propria auto.
<b>Quando i Tedeschi festeggiano le loro vittorie, si vedono anche lì i caratteristici caroselli di auto?</b>
Anche in Germania si festeggia con dei caroselli per le strade, che però non raggiungono le dimensioni italiane. Esistono dei grossi centri di aggregazione, i <i>Fan Meil</i>, dove ci si ritrova per vedere la partita e solitamente si va a piedi. Il Fan Meil di Berlino è molto grande, va dalla porta di Brandeburgo fino alle colonne della Vittoria.
<b>Si vedono già molti italiani a Berlino?</b>
Inizia a vedersi qualche italiano ma gli altri stanno per arrivare. L’Italia a Berlino è comunque rappresentata da 13.000 connazionali che risiedono abitualmente nella capitale tedesca.