Neanche Sirio fa calare lo smog ( da Unità Bologna 14 luglio)
14 July, 2006
Neanche Sirio fa calare lo smog
I dati del tavolo di monitoraggio: l’occhio elettronico non basta ad abbattere gli inquinanti
La giunta deve decidere se riproporre la liberalizzazione pre-natalizia degli ingressi
di Andrea Bonzi/ Bologna
Più di Sirio potè il meteo. Nonostante il calo di auto che entrano in centro storico (-11%), il vigile elettronico non basta da solo ad abbattere i livelli di smog presenti in città. A fare la differenza sono le condizioni atmosferiche: se sfavorevoli, la cappa di inquinanti non si abbassa. Sono queste le conclusioni del tavolo di monitoraggio su Sirio, messo in piedi a palazzo D’Accursio in seguito alle proteste per lo spegnimento del vigile elettronico al sabato. Tenendo sotto mano i dati dei monitoraggi Arpa, effettuati tra il 9 e il 23 dicembre 2005 (Sirio spento per shopping) e il 13 e 27 gennaio 2006 (Sirio acceso), ora la giunta Cofferati, forse già martedì, dovrà decidere «collegialmente» se modificare l’attuale regime delle telecamere. E soprattutto se ripetere la liberalizzazione degli accessi in centro nel periodo pre-natalizio, una strada che non sembra condivisa da tutti. «A gennaio (con il vigile elettronico acceso, ndr) si è registrato un calo dei veicoli in entrata pari a circa l’11%», mentre il dato sull'area esterna alla Ztl è «pari a circa il 10%». Nonostante questo, per motivi climatici (mancanza di vento, ad esempio), alcuni inquinanti hanno raggiunto livelli più alti del periodo in cui Sirio era spento. Il benzene ha mantenuto la stessa media nei due periodi (dai agli 8 microgrammi per metro cubo), con le punte di 10 mcg (il valore soglia) nei giorni precedenti il Natale. I valori medi degli Idrocarburi policiclici aromatici «ai giardini Margherita risultano superiori del 96% in gennaio - scrive l'Arpa -, mentre in via Rizzoli si è registrato un +13% rispetto a dicembre». La regola vale anche per le polveri sottili (pm10 e pm 2,5), la cui misura risulta «nettamente superiore a gennaio», con una media di dicembre di 54 mcg al metro cubo e quella di gennaio di 94 mcg. «Sorprese non ce ne sono, sono cose note e facilmente prevedibili», tira le somme l’assessore Maurizio Zamboni. Secondo il collega Giuseppe Paruolo, che volle il monitoraggio sugli effetti di Sirio, lo studio «ha messo in risalto che la meteorologia ha un ruolo decisivo». Per Paruolo c'è però anche la «conferma che l'inquinamento atmosferico è un problema serio e che occorre mettere in piedi interventi strutturali». Infine, il sindaco Sergio Cofferati parla del tavolo come di un «lavoro importante e fruttuoso: decideremo in giunta il da farsi».
DAL CONFRONTO DEI DATI registrati a dicembre 2005 (Sirio spento) e a gennaio 2006 (Sirio acceso) si evince che, da solo, il vigile elettronico non riesce ad abbattere lo smog