Caldo e Consumi - Situazione sotto controllo?
Consumi elettrici molto alti nel caldo italiano ma la situazione sotto controllo. Il picco del 27 giugno non è stato superato fino al 25 luglio
26 July, 2006
<b>Jacopo Corsentino</b>
Secondo quanto sostiene Terna, la società responsabile in Italia della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione, i consumi elettrici italiani degli ultimi giorni non destano preoccupazione mantenendosi, mediamente, al di sotto dei 40.000 megawatt giornalieri, e dunque ben distanti dal picco raggiunto il 27 giugno (54.500 megawatt alle 11.30 del mattino).
In realtà, tra i comunicati stampa diffusi da Terna ed il grafico con i consumi giornalieri disponibile sul sito web della società, non vi è totale corrispondenza. Il picco del 27 giugno non è stato più raggiunto, ma ci si è andati vicino: 40.000 megawatt, infatti, è la media giornaliera dei consumi spalmati sulle 24 ore. In realtà, da più di un mese, i consumi superano quotidianamente i 52-53.000 megawatt.
Le ragioni per cui non è stato più raggiunto il picco del 27 giugno sono molteplici: la sospensione dell’attività produttiva in alcune industrie e aziende, un parziale svuotamento delle città (laddove i consumi elettrici sono più elevati) ed infine le probabili interruzioni di fornitura che Terna ha operato senza preavviso ai clienti il cui contratto di fornitura lo prevede.
Tuttavia, soprattutto nelle regioni di nord-ovest, la grave crisi idrica rende la situazione critica: le centrali termoelettriche hanno a disposizione una minore quantità di acqua per raffreddare le turbine essendo i fiumi sono in secca; anche le centrali idroelettriche al momento paiono destare preoccupazione poiché negli invasi il volume dell’acqua sta progressivamente diminuendo e la portata è ridotta.
Inoltre, è risaputo che il deficit idrico accumulato in questi ultimi mesi non sarà colmato neppure durante un autunno eccezionalmente piovoso (eventualità, quest’ultima, assai remota, secondo gli ultimi modelli matematici di previsione meteorologica long-range).
La stessa Terna ha inoltre comunicato di avere utilizzato in alcuni frangenti le riserve strategiche di energia elettrica, accumulate negli ultimi mesi.
Il versante agricoltura è danneggiato in modo significativo – in particolar modo le colture di mais - ; si calcola infatti che più del 50% dei raccolti è stato danneggiato e, qualora non piovesse nei prossimi 15 giorni, il danno potrebbe essere ancora più ingente.
Studiando alcuni grafici relativi alle precipitazioni del periodo gennaio-giugno e confrontando i dati del 2004 con quelli del 2005 e del 2006, ci si accorge che la situazione è a dir poco catastrofica.
Se nel 2004 le precipitazioni effettive sono state in linea con le medie stagionali, negli ultimi due anni è caduto quasi meno del 10% della pioggia attesa.
<b>Ultim'ora:</b> in base ai dati forniti da Terna, alle ore 11:00 del 25 luglio si è registato un fabbisogno orario di 55.612 megawatt