GUIDO ANDRUETTO


Nel centro di Torino potrebbe a breve capitare di passeggiare in una piazza sotto il sole cocente e di non sentire affatto il caldo. Anzi, di sentirsi incredibilmente freschi, quasi come stare dentro un frigorifero ma all´aria aperta. Un sogno che per ora è solo un progetto in fase di realizzazione, quello della prima piazza condizionata, cioè rinfrescata unicamente con aria condizionata. Nel giro di qualche giorno dovrebbe partire il primo tentativo torinese di rinfrescare una porzione significativa dell´assolata, per non dire incandescente piazza Carlo Emanuele, per gli habitué piazza Carlina, con un sistema di condizionatori e pannelli nebulizzanti che i titolari della brasserie Société Lutèce vorrebbero sistemare fra i tavolini del dehors al civico 21. Un´area del centro impraticabile a mezzodì proprio per via del caldo. Giusto per fare un primo breve bilancio della stagione in corso, i clienti a pranzo ormai non ce la fanno più e l´unico albero presente sulla piazza serve al massimo a rinfrescare la siesta a quattro persone.
A Milano ci sono già alcuni precedenti importanti in locali alla moda dove si può pranzare anche con il sole a picco sui tavoli e quindi all´aperto, ma stando belli freschi. E c´è un´altra piazza, a Cattolica, che finora è stata l´unica in Italia a essere dotata di aria condizionata. Come funziona? Semplicemente l´impianto ricrea l´effetto «dopo temporale» con nebulizzatori d´acqua in grado di formare particelle dai 10 ai 15 micron di diametro, che assorbono il calore. E sempre sulla Riviera Romagnola è attiva una ditta specializzata in questo settore, la Perfect Cool di Rimini, che in questi giorni invierà alla Lutèce il preventivo per il magico macchinario che fa evaporare istantaneamente l´acqua abbassando così la temperatura ambientale. Se tutto andrà in porto, il «condizionatore per piazza» verrà certamente accolto come una novità rivoluzionaria da chi è rimasto in città ad agosto.