Inceneritore, fine delle discussioni dal consiglio il sì all´impianto
La variante al piano di smaltimento approvata con 22 voti favorevoli e 12 contrari - da La repubblica del 29.08.2006
07 August, 2006
<b>La maggioranza Ha votato compatta tranne il consigliere Verde che si è unito ai no dell´opposizione e di Rifondazione
I comitati La decisione è stata accolta con grida e cartelli con su scritto "Vergogna" e "Non bruciamoci il futuro”
ILARIA CIUTI</b>
LA svolta è storica. A Firenze i rifiuti verranno inceneriti. Almeno quelli che restano dopo la raccolta differenziata. Dopo anni e anni di discussioni è partito il percorso che dovrebbe portare entro il 2010 alla realizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini. Nel frattempo sarà raddoppiata la discarica di Firenzuola per affrontare il periodo di transizione, allungatosi, di rinvio in rinvio, di tre anni rispetto al previsto 2007. Il consiglio provinciale ha votato ieri mattina tardi la tanto combattuta variante al piano di smaltimento, quella che prevede l´inceneritore a Case Passerini, l´ampliamento della discarica di Firenzuola, il 55% di raccolta differenziata e il 2010 come anno di realizzazione degli impianti. Due giorni di maratona e alla fine 22 sì e 12 no. Favorevole tutta la maggioranza meno il consigliere Verde che si è unito ai voti contrari dell´opposizione di centro destra e di Rifondazione. Una decisione accolta tra le grida e i cartelli di «Vergogna» e «Non bruciamoci il futuro» di una ventina di rappresentanti dei comitati e dei tre consiglieri di Rifondazione. Dopo tre legislature e infinite discussioni, la Provincia ha dato via libera all´impianto definito dalla maggioranza come l´unico capace di chiudere il ciclo dei rifiuti e liberare dallo spettro emergenza il territorio dell´Ato 6: la provincia di Firenze meno l´empolese.
«E´ l´atto più importante dei cinque anni di questa amministrazione», dice il presidente Renzi, mettendo fine alla discussione sul termovalorizzatore. Almeno per quanto riguarda la Provincia. I comitati contro l´inceneritore si dichiarano già pronti a riaprire la guerra a settembre. «Tanto il tempo non mancherà», dicono. Il tempo sarà quello in cui l´Ato 6 dovrà prendere atto della decisione della Provincia, adeguare il proprio piano industriale e nominare un soggetto, che già si prevede sarà il Quadrifoglio, per fare il progetto e la Via (la valutazione di impatto ambientale). Si arriverà più o meno verso ottobre, poi ci vorrà almeno un anno per il progetto che nelle sue linee generali già disegna un impianto, situato a Case Passerini tra quello di selezione e il fangodotto, largo 60 metri, lungo 90, alto 40 nel suo insieme ma 62 metri nel punto del camino.
Adesso, nell´immediato, si passa al tavolo regionale convocato dal presidente Martini per razionalizzare i piani provinciali di Firenze, Prato e Pistoia-Empoli, come aveva detto, e che fino a due giorni fa era certo che avrebbe reso note le sue decisioni lunedì. All´improvviso però le cose si sono complicate e è possibile un ritardo. Non piace alle aziende di smaltimento, le Province e gli Ato, che pure siedono al tavolo, la conclusione di fare un impianto unico nella Piana, come è la dicitura voluta dall´assessore regionale all´ambiente Artusa. I dissidenti pensano che con questa dizione, che vuole dire si fa l´inceneritore di Case Passerini ma non quello di Prato previsto a Calice, da una parte si sconfessino i piani provinciali e dall´altra si rischi di far lievitare le dimensioni dell´impianto di Case Passerini (previsto da circa 450 tonnellate al giorno) perché sono state calcolate 1.270 tonnellate al giorno di rifiuti da incenerire mentre si arriverebbe intorno alle 1.150. La chiave sarà trovare il modo di definire un avvicendamento Calice-Montale, l´impianto pistoiese in via di ristrutturazione.
Ma proprio per farsi trovare con una decisione già presa alla scadenza di lunedì che adesso potrebbe slittare, la maggioranza in Provincia ha cercato di accelerare ieri i tempi del voto sulla variante, dopo una maratona di un giorno e mezzo, 42 emendamenti di Rifondazione, 8 di An, lunghe dichiarazioni di voto cui nessuno ribadisce. «Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, abbiamo portato avanti un impegno preso con le istituzioni e i cittadini», conclude Renzi lasciando capire che i voti contro la variante lasceranno pesanti strascichi politici. I Verdi (che si erano autosospesi ma non prevedono di andare all´opposizione), «si sono presi la responsabilità di rompere con la maggioranza», dice e, quanto a Rifondazione, «andando avanti di questo passo registriamo enormi difficoltà rispetto al cammino nazionale».
«Hanno vinto altri interessi rispetto a quelli per la salute delle persone», commenta la capogruppo di Unaltracittà in Palazzo Vecchio, Ornella De Zordo. Applaudono invece alla decisone della Provincia il presidente dell´area Firenze Nord di Assindustria, Paolo Sodi: «Non saremmo stati disposti a sopportare ulteriori aggravi sui costi per lo smaltimento dei rifiuti». Come il presidente degli Amici della terra toscano, Sergio Gatteschi: «Gli impianti di termovalorizzazione servono a chiudere i ciclo dei rifiuti. Un falso ambientalismo ha ingigantito i problemi e falsato la realtà e, così facendo, ha provocato un ritardo che adesso costringe all´ampliamento della discarica di Firenzuola. E´ necessario invece un ecologismo responsabile».