Via all’inceneritore di Case Passerini
Renzi: «Atto importante, era un nostro dovere» Contrari Verdi, Rifondazione e il centrodestra - da La Nazione del 29.07.2006
07 August, 2006
<b>di Sandra Nistri </b>
Il sì definitivo al piano provinciale dei rifiuti, con il nodo cruciale del termovalorizzatore a Case Passerini, è arrivato ieri alle 14,15. Al voto si è giunti dopo la discussione di oltre 50 emendamenti (due soli dei quali, uno di Rifondazione e uno di An, accolti) mentre la seduta pomeridiana del consiglio provinciale è stata dedicata all’esame dei tanti ordini del giorno di accompagnamento alla delibera. Con l’approvazione, il termovalorizzatore a Case Passerini diventa realtà sul territorio sestese: brucerà circa 500 tonnellate al giorno di rifiuti, col raddoppio dell’ampliamento della discarica del Pago a Firenzuola, ma anche il traguardo, per ora lontano, della raccolta differenziata al 55% e la posticipazione dell’andata a regime del piano nel 2010.
«Questo è l’atto più importante dei cinque anni della nostra amministrazione», ha dichiarato il presidente della Provincia Matteo Renzi prima del voto finale. «Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, lo dico a quei consiglieri che sostenevano che non eravamo in grado di approvare il piano dei rifiuti: abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo dati». Poi, in un intervento infarcito di citazioni (dal filosofo ebreo Martin Buber al cantico di Simeone, fino a Saramago) Renzi ha bacchettato Rifondazione («Dico ai compagni di Rifondazione che oggi si consuma un ennesimo elemento di difficoltà rispetto al cammino dell’Unione nazionale) ma soprattutto gli alleati Verdi: «I Verdi — ha spiegato — si sono assunti la responsabilità di rompere un patto con i cittadini perché nel programma elettorale questi argomenti erano scritti con grande chiarezza». Parole che potrebbero sancire una rottura in maggioranza che però il consigliere verde Luca Ragazzo ha allontanato: «Noi abbiamo tutto il diritto di rimanere in maggioranza e di avere un nostro esponente in giunta. Abbiamo votato contro questo piano perché non erano state messe in campo le attività, presenti nel programma della coalizione, di riduzione dei rifiuti e incentivazione della raccolta differenziata. Chiediamo un chiarimento a breve al presidente Renzi». Senza sconti anche il no di Rifondazione con il capogruppo Sandro Targetti che ha concluso il suo intervento con lo slogan dei comitati «Non bruciamoci il futuro» ed annunciando che comunque «la lotta contro gli inceneritori continua». Anche l’opposizione di centrodestra ha votato compatta contro il piano provinciale dei rifiuti giudicando sbagliata la sede del termovalorizzatore a Case Passerini (come Paolo Bassetti, Udc) o ritenendo un errore l’anticipazione del voto provinciale rispetto alle conclusioni del tavolo regionale previste per lunedì: «Siamo a favore della termovalorizazione — ha detto il capogruppo di An Piergiuseppe Massai — ma riteniamo che l’approvazione di questo piano sia sub judice. Se la Regione dovesse portare sostanziali modifiche indebolirà la credibilità della giunta e della maggioranza provinciale». Per Graziano Grazzini di Forza Italia, che fra gli applausi ha definito Renzi «il più berlusconiano di tutti in quest’aula», il voto contrario al piano deriva anche dal fatto che «la popolazione è da sempre tagliata fuori dalle decisioni tanto che, neanche in questa occasione, si è voluto utilizzare l’elementare strumento del referendum consultivo».