Inquinamento, adesso si fa sul serio
Approvata la delibera che blocca le auto più vecchie dal 6 novembre
19 September, 2006
<b>SMOG IL PIANO DELLA REGIONE PREVEDE ANCHE UN BONUS DI 600 EURO PER CHI VUOLE CAMBIARE VEICOLO. «TROPPO POCO» DICE L’OPPOSIZIONE </b>
Pronto il piano antismog della Regione, che prevede un bonus di 600 euro per rottamare le auto più vecchie e inquinanti. I primi divieti alla circolazione partiranno il 6 novembre ed entro la fine dell’anno verrà estesa la Zona a Traffico Limitato. La Provincia, invece, come annuncia l’assessore all’ambiente Dorino Piras «sta studiando la possibilità di mettere a disposizione i ticket-bus per i dipendenti». L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni atmosferiche del 10-15% in tre anni, e con esse il numero di decessi legato all’inquinamento, che secondo i dati dell’Oms si attesta sui 700 casi.
Ma sugli incentivi, le forze politiche si accapigliano. «L’imponibile individuale deve essere pari o inferiore a 15.000 euro, pari o inferiore a 25.000 invece il reddito complessivo del nucleo famigliare» spiega l’assessore regionale all’ambiente Nicola De Ruggiero. «È una proposta insufficiente e ridicola - risponde il presidente provinciale di An, Agostino Ghiglia - Famiglie che guadagnano 2.000 euro al mese, o con un reddito individuale di 1.250, hanno come primo pensiero quello di arrivare a fine mese, non l’acquisto di un’auto nuova». Critico anche il compagno di partito Marco Botta e Deodato Scanderebech, dell’Udc. Bonus a parte, sono stati sanciti vari divieti. Dal 6 novembre prossimo al 31 marzo 2007 stop nei giorni feriali dei veicoli a benzina ante Euro 1, dei diesel ante Euro 2, dei ciclomotori e motocicli a due tempi immatricolati da più di 10 anni. Quattro ore di stop per il trasporto merci. Il Comune sta intanto valutando come ampliare la Ztl e l’eventualità di un bonus per consentire di entrare in città in base al tasso d’inquinamento delle auto.
Il piano antismog della Regione fa discutere. «Siamo d’accordo a misure strutturali per combattere l’inquinamento - attacca Adalberto Lucca, direttore dell’Aci - Però ci vuole una certa elasticità. Quello di ridurre le emissioni dovrebbe essere un obiettivo di medio termine». Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom, invita alla calma: «Come categoria siamo preoccupati. Questo divieto interessa un numero notevole di operatori, che fanno trasporti in città, e di veicoli». Disco verde invece da parte di Carlo Nebiolo, presidente dell’Epat: «Come cittadino non posso che essere favorevole, e penso che anche la categoria che rappresento, i ristoratori, sia abbastanza matura per accettarlo». Infine, per Paolo Hutter, ex assessore all’ambiente del Comune, si tratta di «un’iniziativa necessaria ma non sufficiente, basti pensare che Torino, nei primi sei mesi dell’anno, è la maglia nera per la qualità dell’aria».