Rifiuti: pecoraro, intollerabile ancora emergenza a napoli commissariamento oltre 31/1;italia applic
Ansa del 25.09.2006
26 September, 2006
(ANSA) - NAPOLI, 25 SET - ''E' intollerabile un capoluogo come Napoli non riesca a superare l'emergenza rifiuti. L'Asia finisca di fare casino e porti la differenziata dal 10 al 40%''. Cosi' il ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio nel corso della presentazione del progetto per il recupero di energia dai rifiuti da parte del Conai e del consorzio Amra Scarl. Sull'emergenza rifiuti Pecoraro Scanio ha aggiunto: ''La politica deve spostare le proprie scelte sulla qualita', le ecoballe sono un fenomeno tipico e tradizionale senza riscontri da altre parti''. ''Il commissariamento - ha proseguito - non finira' il 31 gennaio, ma per quella data dobbiamo iniziare a vedere una via d'uscita, occorrono soluzioni pratiche''. In merito al progetto per il recupero di energia dai rifiuti, il ministro dell'ambiente ha sottolineato: ''Mi sembra importante che si punti ad andare avanti con la tecnologia, perche' altrimenti si parla solo della 'monnezza' e non dell'avanzamento della tecnica. Dobbiamo capire quali sono le nuove tecnologie, in modo da fare le scelte sulla base delle migliori conoscenze esistenti. Con il Giappone faremo un accordo tecnologico sulla base della ricerca, perche' li' hanno molte tecnologie a freddo e non piu' a combustione. Ho fatto in modo che il ministero dell'ambiente sia aggiornato sulle nuove tecnologie, vogliamo il meglio per la Campania e per l'Italia'', ha aggiunto Pecoraro il quale ha annunciato che ''il ministero dell'ambiente applichera' il protocollo di Kyoto''. Il ministro ha avanzato alcune proposte per andare oltre l'emergenza. ''Ho indicato il modello Calabria sulla raccolta differenziata, che ha investito 20 milioni di euro per passare dal 10 al 40% con la quantita' di differenziata prodotta. Ho chiesto alla commissione Jucci di studiare il biogassificatore, stiamo facendo esaminare altri impianti in Europa, vogliamo impianti che non scaricano nell'atmosfera nulla'', ha concluso Alfonso Pecoraro Scanio.