«Il futuro della discarica non è più a Basse di Stura»
Anche molti politici della maggioranza contrari alla proroga dell’impianto - da La Stampa del 26.09.2006
26 September, 2006
Prorogare fino al 2010 la chiusura di Basse di Stura? A 48 ore dall’uscita del sindaco, il tam-tam della protesta si è già rimesso in moto. Dalla circoscrizione ai comitati spontanei, si scaldano i motori. Ma anche sul versante politico cominciano le prese di distanza: di mantenere operativa la discarica oltre dicembre 2009 non se ne parla; troppe le promesse negli anni; troppo esplicito l’ultimo impegno assunto di fronte ai cittadini. Anche se per il momento nessuno sembra avere in tasca la ricetta per tirare a campare fino al 2011, l’anno in cui l’inceneritore del Gerbido comincerà a smaltire i rifiuti.
Il primo fronte è quello della circoscrizione, la sesta. Gigi Malaroda, il presidente, lo dice chiaro: «In questa battaglia staremo dalla parte dei cittadini. Inutile sostenere che la politica “deve diventare cultura della fiducia”, come si è detto nell’ultima giunta, se poi il Comune disattende le sue promesse. Abbiamo già dato». In trincea il «Comitato Torino 2003». Salvo Nello, il presidente, ha convocato per giovedì il direttivo. Parola d’ordine: «resistere, resistere, resistere».
Anche dalla politica fioccano i primi «no». Contrario Roberto Placido, Ds, vicepresidente del Consiglio regionale. Contrari i Ds in Provincia: una proposta di mozione invita Saitta «a riconfermare la scadenza prevista, dicembre 2009», individuando un sito alternativo e accelerando l’iter per l’inceneritore». I segretari provinciali di Rifondazione (Favaro) e Comunisti italiani (Chieppa) contestano eventuali proroghe e invitano ad accelerare sulla raccolta differenziata. Idem i Verdi: da Moriconi (Regione) e Galati (Provincia) arriva l’invito a rispettare l’impegno. «L’amministrazione farà il possibile - frena Andrea Giorgis, capogruppo dell’Ulivo in Comune -. Ma qualsiasi decisione venga presa, deve essere chiaro che dal 2009 Torino non si farà più carico dei rifiuti dei Comuni limitrofi».