«La spazzatura di Napoli? E’ un gesto di solidarietà»
La Bresso sotto accusa contrattacca: poi toccherà a loro - da La Stampa del 14.10.2006
16 October, 2006
<b>Maurizio Tropeano</b>
«Non si tratta di un regalo alla Campania o di una scelta politica, ma della dimostrazione di solidarietà di tutto il Paese per risolvere una situazione di emergenza. I giudizi politici su questa crisi sono tutt’altra cosa». Mercedes Bresso, presidente della Regione, spiega così la disponibilità del Piemonte ad accogliere e smaltire una quota della monnezza prodotta a Napoli e nelle altre province campane. Aggiunge: «C’è stata una richiesta della Protezione civile a cui tutte le regioni hanno risposto positivamente».
Sembra di essere tornati indietro di due anni. Allora, era il marzo del 2004, la Campania era in una situazione di emergenza. Anche allora la Protezione civile lanciò un appello alle altre regioni e la Lega Nord minacciò di fare le barricate, ma alla fine l'allora presidente della Regione, Enzo Ghigo, decise di accogliere positivamente la richiesta arrivata dal primo ministro Silvio Berlusconi, e di chiedere alle Province di aderire all’appello «nello spirito di collaborazione tra amministrazioni pubbliche».
Nel 2004 arrivarono in Piemonte 3000 tonnellate di rifiuti campani. E’ probabile che anche quest’anno ce ne piova addosso una quantità analoga, anche se ad oggi è impossibile stabilire l’entità della monnezza e dove saranno smaltite. Si cercherà di smistare i rifiuti nelle discariche di tutto il Piemonte. Precisa la presidente: «Nulla è stabilito per localizzazione e quantità. Aspettiamo di conoscere i dettagli nei prossimi giorni e intanto l’assessore all’Ambiente verificherà le possibilità di smaltimento su tutto il territorio regionale».
La decisione di accogliere i rifiuti campani, comunque, è irrevocabile. Per tre motivi. Il primo: la solidarietà, perché «non possiamo mica lasciare i rifiuti davanti agli ospedali e alle scuole rischiando il diffondersi delle epidemie. Non scherziamo su queste cose». Il secondo: la reciprocità, perché «è prevista la possibilità di restituire alla Campania la quota di rifiuti che ci verrà assegnata», ma anche perché «il Piemonte e Torino potrebbero trovarsi nelle stesse situazioni visto i ritardi registrati nella realizzazione dell’inceneritore di Torino». Il terzo: «La correttezza istituzionale».
Bresso giudica «incredibile» l’ipotesi che qualcuno possa innalzare delle barricate: «La Lega pensa di vivere in uno stato autonomo e barbarico dimenticando che nel frattempo è arrivata la civiltà e l’unità d’Italia. E’ una situazione di emergenza, come altre verificate nella storia del Paese e in altri settori. Qualcuno dimentica gli aiuti che ci sono arrivati da altre regioni durante l’alluvione?». Per la presidente, insomma «sarebbe molto strano se proprio noi, a fronte della disponibilità manifestata da tutte le Regioni, ci tirassimo indietro».
Resta da vedere se l’impegno preso dal governatore Bassolino a riportare in poco tempo la situazione alla normalità avrà successo. Anche nel 2004 in Campania era stato predisposto un piano per superare l’emergenza. Piano restato sulla carta. Ancora Bresso: «Bassolino ha dato ampie rassicurazioni ma è evidente che anche lui deve fronteggiare chi non vuole che l’opera venga realizzata vicino al proprio giardino. Una situazione che potrebbe ripetersi anche in Piemonte». Ecco perché «a fronte dell’avvio, finalmente, di un processo di emergenza che dovrebbe riportare in poco tempo la situazione alla normalità, è stato chiesto a tutti un gesto di solidarietà per smaltire una parte dell’arretrato e sbloccare la vicenda». Aggiunge: «Ho chiesto al presidente della Campania la disponibilità a riprendersi la stessa quantità di rifiuti una volta che la situazione sarà riportata alla normalità». Bassolino avrebbe accettato il principio della «restituzione» e della «reciprocità».
In attesa di conoscere la ripartizione delle quantità dei rifiuti decisa dal commissario Bertolaso l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola De Ruggiero, consulterà le amministrazioni provinciali. Ieri sono arrivati i primi rifiuti, proprio da Torino e da un’amministrazione di centrosinistra: la Provincia governata da Antonio Saitta con un assessore diessino all’Ambiente, Angela Massaglia. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, invece, sta con la Bresso.