A MILANO IMPOSTA CONTRO INQUINANTI DAL 2007
Ansa del 13.10.2006
16 October, 2006
Il Comune di Milano conferma che il
pedaggio di circolazione entrera' in vigore nei primi mesi del
2007 e intanto apre a un confronto con le istituzioni del
territorio. Dal canto suo la Provincia ribadisce che l'imposta
dovra' colpire indistintamente chiunque inquini e sottolinea che
il governo dei trasporti pubblici deve assumere un'impronta
metropolitana.
Le dichiarazioni sono emerse nel corso del convegno su
mobilita' e ticket urbano organizzato oggi da Provincia e
Legambiente all'Istituto dei Ciechi, che forse ha rappresentato
un passo ulteriore verso la chiusura di un dibattito che
dall'estate accende animi e polemiche, e verso l'apertura di una
nuova fase operativa per dotare l'area di Milano di uno
strumento per il miglioramento della qualita' della vita grazie
al decongestionamento del traffico.
Al dibattito hanno partecipato amministratori, esperti e
anche rappresentanti dei comuni di Londra e Stoccolma che, prima
di Milano, hanno adottato la tassa di circolazione.
''La cosiddetta pollution charge, un'imposta progressiva
sulle emissioni inquinanti dei veicoli, entrera' in vigore nei
primi mesi del 2007. Il nostro provvedimento - ha detto
l'assessore alla Mobilita', Edoardo Croci - e' quasi pronto e
sara' a disposizione della consultazione dei nostri
interlocutori istituzionali per una discussione e possibili
emendamenti''.
Un'apertura che e' stata apprezzata dal presidente della
Provincia di Milano, Filippo Penati, che ha voluto ribadire la
disponibilta' di Palazzo Isimbardi a un'imposta che sia
pollution charge e non ticket d'ingresso. ''Paghi chi inquina -
ha dichiarato Penati - a prescindere da dove abita. Per un
diritto universale come quello alla salute non possiamo
introdurre contrapposizioni tra diversi interessi''.
D'accordo sulla nuova imposta si e' detto anche il presidente
della commissione regionale all'Ambiente, Stefano Maullu.
''Spero si possa inserire entro la Legge quadro regionale sulla
qualita' dell'aria in corso di approvazione'', ha detto Maullu.
Per tutti i partecipanti al convegno il varo dell'imposta di
circolazione, che deve essere abbastanza alta per avere un
effetto deterrente all'uso delle auto private inquinanti, si
dovrebbe introdurre di pari passo con il potenziamento dei mezzi
pubblici e con l'adozione di una tariffa unica in tutta l'area
metropolitana. ''Prima di mettere la mani in tasca dei cittadini
- osserva l'assessore provinciale alla Mobilita', Paolo
Matteucci - dobbiamo fare investimenti su trasporti e servizi''.
''E' inutile adottare la tassa - ha detto Giorgio Oldrini,
sindaco di Sesto San Giovanni - senza un intervento massiccio
sui mezzi di trasporto. Inoltre questo e' un tema tipico da
citta' metropolitana pertanto pensare di risolverlo entro i
confini di Milano e' una pretesa aggressiva che dimostra
l'incapacita' di risolvere i problemi''.
Per l'associazione ambientalista Legambiente, sin dall'inizio
favorevole all'imposta, occorre potenziare a tal punto i
trasporti pubblici che la tassa sia in realta' il pagamento di
un servizio. ''Parliamo di abbonamento e non di ticket - dice
Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente - perche'
il cittadino quando paga deve avere la possibilita' di accedere
a servizi di trasporto integrati e efficienti''.
Di ''tassa di scopo per migliorare la qualita' della vita
nella nostra citta' e finanziare nuovi progetti'' ha invece
parlato il vicepresidente della Camera di Commercio di Milano,
Massimo Sordi.
Le esperienze delle citta' estere che hanno gia' adottato la
tassa di circolazione non hanno fatto che confortare tutti gli
amministratori sulla bonta' delle decisioni da prendere.
Stoccolma ha ridotto le emissioni del 14% e la congestione del
traffico del 22%. E a Londra grazie ai proventi della tassa (8
sterline a passaggio) l'offerta dei trasporti pubblici e'
cresciuta del 60%.