Ticket solo per le vecchie auto
Vincono i partiti, la proposta del Comune è più debole. La Russa: "Bravo Croci, ci hai ascoltato". Bartuffi: "Tutto sbagliato, così non serve" - da Repubblica del 31.11.2006
31 October, 2006
<b>Nessuna esenzione per i milanesi ma traffico libero per Euro 2, 3 e 4
Il piano dell´assessore stravolto dopo un vertice a casa Moratti
"Bisogna incentivare i comportamenti virtuosi" L´opposizione: non più una tassa ma un pasticcio di ingresso
Giuseppina Piano</b>
Letizia Moratti avrebbe voluto far pagare tutti. I partiti della Cdl, che al contrario avrebbero voluto salvare tutti, la convincono che non si può. Il risultato è un accordo che da febbraio farà partire un ticket d´ingresso alle auto super-leggero. Diventano esentati quasi tutti i veicoli a benzina, gli Euro 2, gli Euro 3 e gli Euro 4, tutti i diesel con filtro antiparticolato, le moto. Per loro non cambierà nulla: viaggio gratis. Pagano - con tariffe da 2, 5 e 10 euro - solo le macchine più vecchie non catalizzate, a benzina gli Euro 1 ed Euro 0 e i diesel più datati. Un pedaggio solo per i mezzi più inquinanti, senza distinzione tra pendolari e non perché le - poche - categorie colpite dal pedaggio si applicano anche alle macchine dei residenti a Milano.
Riparte da questo accordo il tormentato iter del pedaggio d´ingresso. Un accordo in cui restano comunque da definire tasselli importanti: sulle macchine dei milanesi, ad esempio, i partiti hanno strappato la promessa di prevedere comunque uno sconto rispetto ai non residenti. Non sono esclusi poi ulteriori correttivi alla manovra in consiglio comunale. La tabella per ora è questa: due euro di pedaggio per le macchine Euro 1; cinque euro per i diesel senza filtro antiparticolato; dieci euro per i non catalizzati, benzina Euro 0 e diesel più vecchi. Stop. Tariffe che si pagheranno per entrare in quasi tutta la città, non esattamente ai confini comunali ma nell´area delimitata dalle linee ferroviarie esterne. Una manovra confusa, dice l´opposizione di centrosinistra, che con Pierfrancesco Majorino dell´Ulivo distilla: «La giunta rischia di realizzare invece del ticket il pasticcio d´ingresso».
L´accordo di massima trovato ieri sera tra sindaco e Cdl sarà inserito nel nuovo Piano urbano della mobilità, che oggi la giunta dovrà varare, secondo una bussola che gli uomini di Letizia Moratti spiegano così: «Bisogna incentivare i comportamenti virtuosi». Una manovra che, dice il forzista Maurizio Lupi, sancisce la linea che «nessuno ha mai voluto un ticket ingresso in città, da sempre noi vogliamo premiare le auto che non inquinano e disincentivare solo i mezzi inquinanti». Da qui la novità sui residenti, che finora erano sempre stati esclusi dalle ipotesi di pedaggio e che adesso invece verranno trattati come gli altri: «La pollution charge è una tassa antinquinamento, e non si può distinguere tra milanesi e non milanesi quando si inquina». Questa è la logica. Ufficializzata ieri sera, alla fine di un vertice tra Letizia Moratti e i partiti della Casa delle libertà. Vertice convocato dal sindaco non a Palazzo Marino ma direttamente a casa sua, per tenere alla larga i giornalisti su un tema così sensibile. Tanto sensibile che Moratti entra alla riunione con una proposta, anticipata ieri mattina ai partiti dall´assessore alla Mobilità Edoardo Croci, del tutto diversa da quella su cui alla fine trova il disco verde dei partiti. Il pedaggio che avrebbe voluto Moratti era pesantissimo: quattro tariffe progressive inizialmente da due a venti euro, e soprattutto costrette a pagare tutte le macchine benzina o diesel, comprese le più moderne Euro 4, le Euro tre e le Euro 2. Come dire: un salasso generale. I partiti della Cdl, nel volgere di un pomeriggio, hanno smontato il tutto. Mentre «Alleanza nazionale considera tutta aperta la partita delle esenzioni», sosteneva Carlo Fidanza per An. Il forzista Giulio Gallera annotava che «partire a febbraio è scadenza troppo ravvicinata», la Lega con Matteo Salvini contestava che «non è giusto che si facciano tariffe differenti in base al modello di auto in possesso», Pasquale Salvatore dell´Udc ragionava che «l´impianto è legato alla capacità che avremo di potenziare il servizio pubblico». Un crescendo di voci contro il pedaggio generale di Moratti. Il risultato, a sera, è il ticket superleggero.
<b>"Bravo Croci, ci hai ascoltato". La Russa: la prossima battaglia sarà sugli ausiliari del traffico</B>
Onorevole Ignazio La Russa, avete vinto: il progetto del ticket sul traffico è stato notevolmente mitigato.
«Non è vero: si è trovata una soluzione largamente condivisa nel solco del disegno originario di Croci, le modifiche fatte sono solo marginali».
Ma riducendo l´applicazione ai motori Euro 0 e Euro 1 non pagherà più nessuno.
«Falso anche questo. Pagheranno anche i milanesi, anzitutto, ed è giusto che sia così. E poi in questo modo si premiano i comportamenti virtuosi di chi ha motori più rispettosi dell´ambiente, di chi fa uno sforzo per contenere le attività inquinanti».
Resta il fatto che, dopo Goggi, questo è il secondo assessore alla Mobilità che voi di An riducete a miti consigli.
«Sono casi che non si possono accostare. Croci ha collaborato, è stato disponibile ad ascoltarci. Ha fatto un ottimo lavoro, e se glielo dice un mangia-assessori al Traffico come me ci può credere».
Per esempio, che suggerimenti suoi ha accolto?
«Mi ha promesso grande attenzione al fatto che gli ausiliari al traffico la smettano di fare multe inutili e si concentrino sulle doppie file e sui tempi del carico e scarico delle merci. Due cose che aiuteranno a sveltire il traffico e quindi a ridurre l´inquinamento».
<B>"Tutto sbagliato, così non serve". Baruffi: questo progetto è il trionfo del permissivismo e l´area è troppo ampia</B>
Maurizio Baruffi, capogruppo dei Verdi in Comune, il rigore nel ticket che chiedevate è svanito a tarda sera.
«È vero, ma non darei questo progetto come l´atto finale, avremo molto da dire in consiglio comunale. E forse non solo noi».
In che senso?
«Che temo che sarà la maggioranza a fare gara di ostruzionismo per rinviare il più possibile l´entrata in vigore del ticket, che è difficile da giustificare con una bella fetta del suo elettorato. Serviranno tempi certi e chiari per l´approvazione».
Come esce Croci da questa trattativa?
«Lo vedremo presto. La teoria sugli assessori a sovranità limitata di La Russa si è già vista con Goggi e ha portato a scontri evidenti e clamorosi. Ora non so se Croci sia supportato dal sindaco o no. Si capirà in aula, se sarà solo lui a rispondere alle nostre osservazioni o se accanto a lui ci sarà anche la signora Moratti, come spero».
Nel merito, che dice di questo progetto?
«È il trionfo del permissivismo, fare pagare solo Euro 0 e Euro 1, i più inquinanti, non serve a niente. E anche l´area di applicazione è sbagliata, troppo ampia. Ce ne voleva una più ristretta, almeno in prima battuta».
Bocciatura totale?
«Il solo aspetto positivo è che pagheranno anche i milanesi, non solo chi viene da fuori città».