Le svolte e i limiti di una scelta ambiziosa
da La Repubblica del 02.11.2006
06 November, 2006
CARLO ANNOVAZZI
La lunga attesa è finita, dopo le tante, forse troppe parole, le idee ambiziose dell´assessore a Mobilità e Ambiente Edoardo Croci e gli interventi a gamba tesa dei partiti della Cdl, il piano per ridurre l´inquinamento ha un corpo e un´anima. Per entrare e circolare in città si pagherà, e pagheranno tutti, milanesi compresi. Da un minimo di 2 a un massimo di 10 euro al giorno. «È un piano ambientale» ha sempre detto il sindaco Letizia Moratti. Lo ha ribadito ieri l´assessore Croci. Per questo è stato deciso di esentare veicoli ecologici e i diesel di ultima generazione con il filtro antiparticolato. Se tutto andrà bene, la sperimentazione partirà il 19 febbraio del prossimo anno e durerà fino a ottobre. Il "se" è più che giustificato dalla fase consultiva che inizierà lunedì: istituzioni, cittadini e, soprattutto, i partiti potranno esprimersi e proporre correzioni. Starà chiaramente alla giunta decidere se recepire le lamentazioni che fioccheranno come la neve sul Sassolungo.
Il piano lo potete leggere e studiare in tutti i suoi particolari a pagina II. Sempre a pagina II trovate il sondaggio per promuovere o bocciare l´iniziativa. Prima, però, due considerazioni. Una è positiva: il ticket antitraffico è una svolta, Milano sarebbe la prima città italiana a dare un segnale forte e vero contro l´inquinamento che ci condiziona la vita. L´altra è costruttiva: ci sono incongruenze che vanno limate. Per esempio, l´abbonamento annuale a costo eccessivamente ridotto per i residenti non disincentiva certamente l´uso dell´auto per lo spostamento interno. Se il fine è ambientale e non punitivo, bisogna studiare una forma diversa.