\"Controlli poco efficaci\"
Piano antismog, gli ecologisti attaccano i vigili – da Repubblica del 12.11.2006
13 November, 2006
<b>Dopo cinque giorni di blocchi, non ci sono stati gli effetti attesi sulla qualità dell´atmosfera
Chiamparino frena chi punta a aumentare i tempi del divieto: "Aspettiamo gennaio"
Nonostante lo stop ai veicoli più inquinanti il traffico è diminuito in misura irrilevante
Gino Li Veli</b>
I dati sembrano impietosi: il traffico non è diminuito, il livello delle polveri sottili continua ad essere alto, anzi è addirittura cresciuto nella prima settimana di applicazione del divieto di circolazione delle auto Euro 0 ed Euro 1 (dalle 9 alle 13 per i mezzi commerciali, dalle 13 alle 19 per le auto private). Quanta basta per dare il via all´ennesimo tormentone: il blocco serve? Non serve? A Palazzo Civico, visti anche i dati che segnalano una circolazione sostanzialmente stabile (meno 0,2 per cento, quindi sostanzialmente nulla, è quanto registrato dall´abbottonatissima società 5T), qualche assessore ha pensato: «Forse serve aumentare gli orari di blocco». Idea che sia l´assessore all´Ambiente Domenico Magone, sia il sindaco Sergio Chiamparino respingono: «Non bastano cinque giorni per un giudizio - spiega Mangone - Nessuno di noi pensava che in poco tempo si potesse cambiare una situazione così critica. Ricordiamoci che stiamo anticipando una decisione che secondo la Regione doveva scattare a gennaio. Per adesso si va avanti con questo provvedimento, nessun cambiamento. Stiamo lavorando su quello extra di gennaio, sul divieto di circolazione esteso fino alle auto Euro 2 che ci sarà nella Ztl ambientale, che speriamo, il prossimo autunno, di far diventare la Ztl centrale. E dopo una settimana di atteggiamento morbido, da domani non si scherza più: si farà sul serio, anche con le multe». Sembra un richiamo al ruolo dei vigili, criticati da Comitato Largo Respiro, comitato nuova Ztl e Legambiente Ecopolis per un numero ritenuto insufficiente di controlli (7 per ciascun agente).
Ma il sindaco sceglie di non addentrarsi in queste polemiche: «In questa battaglia così complessa - spiega - un ruolo decisivo si avrà quando si investirà sul trasporto pubblico, sul rinnovo dei mezzi. Il diritto alla mobilità va rispettato. Non si può dire soltanto di non usare l´auto. Bisogna offrire un´alternativa, con un trasporto pubblico competitivo. Quindi servono investimenti per prolungare la metropolitana, per una seconda linea». A Chiamparino non piace neppure l´idea del ticket d´ingresso in centro, di cui si sta discutendo a Milano. «Non è quella la soluzione - sostiene - Il rischio è che si conceda la possibilità, a chi ha una certa disponibilità economica, di poter continuare a circolare, pur con una vettura inquinante».
Domani, quindi, si ricomincia con il blocco di quattro ore al mattino per i mezzi commerciali e di 6 ore nel pomeriggio per tutti gli altri, nella speranza che le condizioni meteorologiche mutino, ovvero peggiorino, portando quella pioggia che sarebbe un aiuto determinante per far scendere i livelli delle polveri sottili, costantemente sopra la soglia di tollerabilità. Un altro contributo potrebbe essere offerto dalla domenica ecologica in programma il 19 novembre, con motori fermi, anche quelli di ultima generazione, nella Ztl ambientale, per 9 ore. Sono tutti tentativi per migliorare una situazione che nell´ultimo mese, stando alle indicazioni fornite dalla stazione di rilevamento di via della Consolata, ha fatto registrare ben 22 superamenti dei livelli di attenzione (50 microgrammi per metro cubo). Un quadro che lo stop ai vecchi catorci non ha finora mutato.