«Ticket, pagheranno solo le auto inquinanti»
Vertice con Penati e Formigoni. Il sindaco: sperimentazione nei primi mesi del prossimo anno - da Corriere della Sera del 22.11.2006
22 November, 2006
«Il ticket non è morto e tantomeno sepolto». Così Letizia Moratti al termine del summit con Roberto Formigoni, Filippo Penati e i sindaci della provincia milanese sulle misure anti inquinamento. Il pedaggio per l'accesso a Milano, dopo che l'altra sera è stato dato per defunto dallo stesso Silvio Berlusconi, ieri è resuscitato nelle parole e confermato nelle intenzioni del sindaco di Milano. Riguarderà, è tornata a precisare Moratti, «soltanto le auto inquinanti». E la sua «sperimentazione partirà nei primi mesi del prossimo anno». E le dichiarazioni di Berlusconi? «Il presidente è abituato alle battaglie difficili ed è difficile che sia preoccupato da questa». E le critiche della sua stessa maggioranza? «I cambiamenti creano incertezza ed è comprensibile qualche dubbio».
Ma la partita a scacchi riguardo a un pedaggio dalla fisionomia sempre più sfuggente è ben lontana dall'avviarsi al matto. Di ieri è la decisione di istituire una «cabina di regia» che dovrà concertare tra le diverse istituzioni, comuni della provincia inclusi, i provvedimenti da adottare nella lotta all'inquinamento. Anche il ticket? Il documento dei 118 sindaci radunati ieri da Filippo Penati, da questo punto di vista, non scioglie tutti i dubbi. Ammette infatti la disponibilità di «valutare, in modo contestuale alle altre misure antismog, «forme di crediti di mobilità o di limitazione dell'uso del mezzo privato». Che è la formulazione che dovrebbe includere, appunto, il discusso pedaggio.
Ma quali sono le «misure contestuali»? Quelle ribadite ieri dal sindaco: «Sostanziale potenziamento del trasporto pubblico, incentivi alla sostituzione dei veicoli e delle caldaie più inquinanti, rafforzamento dei controlli» sugli impianti e, soltanto al quarto e ultimo punto, «la tariffazione di alcune aree della città per disincentivare il trasporto privato».
Filippo Penati ieri è andato anche oltre. Ha ipotizzato l'introduzione di «ecoindennizzi», sovrapprezzi di «qualche centesimo» ai caselli autostradali d'ingresso a Milano, che potrebbero fornire una base finanziaria consistente per il potenziamento del trasporto pubblico». Lo stesso discorso, osserva il presidente della Provincia, si potrebbe applicare «come forma di sovrapprezzo ambientale sulle tasse aeroportuali».
Ci vorrebbe, però, una legge regionale. Quella che il presidente Formigoni non ha intenzione di promuovere. D'accordo per una volta con l'ex presidente del Consiglio, il governatore è assolutamente refrattario all'idea di introdurre nuove prelievi. A partire dal ticket. E non per nulla ieri, alla domanda se fosse d'accordo con l'ex premier sulla «vitalità» del pedaggio milanese, s'è limitato a osservare: «Io sono il presidente della Regione».