LETTI PER VOI - Lo smog e la tattica del rinvio
da Repubblica del 29.11.2006
29 November, 2006
<b>Pier Paolo Luciano</b>
Due notizie, una buona l´altra cattiva, dalla giunta di ieri. Quella buona è il regalo di Natale annunciato e poi ritirato a quanti circolano su mezzi fuorilegge: non avranno una settimana di moratoria prima delle festività. La notizia cattiva è che il regalo è stato solo posticipato, non annullato: ambulanti, corrieri, commercianti che usano auto e furgoni inquinanti potranno circolare dal 15 gennaio (quando il divieto scatterà in tutta la regione) fino al 15 settembre. Loro sì, i privati no. A parte la discriminazione (è più probabile, tra l´altro, che usino di più i mezzi fuorilegge i primi dei secondi), è un provvedimento che ancora una volta sembra rinviare una soluzione da troppo tempo attesa. Vietare e sospendere il divieto è una tattica che finisce solo per incoraggiare chi inquina: da almeno cinque anni si discute su quanti siano i veicoli fuorilegge, sulla necessità di bloccarli e poi ogni volta si rinvia, convincendo i proprietari che ci sarà sempre una scorciatoia dell´ultima ora. Chiamparino e Bresso potrebbero, forse dovrebbero, usare il bonus di popolarità che il sondaggio di Ipr ha riconosciuto a entrambi, per mettere una parola definitiva nella lotta allo smog. Perché se è logico che Ascom, Confesercenti e altre organizzazioni difendano gli interessi dei propri associati - anche quelli fuorilegge - resta difficile spiegare perché sindaco e presidente della Regione, avvallino certe scelte. Loro hanno un altro compito: difendere la salute di tutti. Certo non sarà lo stop definitivo ai mezzi inquinanti a risolvere il problema, così come non sono una soluzione le targhe alterne, ma quel che conta è fare qualche piccolo passo e, soprattutto, non tornare indietro. In fondo, da piazza San Carlo, arriva un buon esempio: un anno fa di questi tempi di discuteva se non valesse la pena consentire almeno un transito delle auto, commercianti e esercenti pronosticavano perdite nette. Poi, la fermezza del sindaco - anche nei confronti di alcuni assessori - ha permesso di scrivere una storia diversa: oggi nessuno, neanche tra gli esercenti, si sognerebbe di riaprire la piazza al transito dei veicoli. D´altronde la politica ha tra le sue funzioni proprio questa: indirizzare la gente, non muoversi sull´onda delle rimostranze. Soprattutto quando in ballo c´è la salute.