Il consiglio Regionale approva il piano sul riscaldamento
De Ruggiero: “in linea con le misure richieste dall’europa” - Comunicato stampa della Regione Piemonte
12 January, 2007
Il piano stralcio per il riscaldamento ambientale e il condizionamento,
secondo tassello dopo quello sulla mobilità per il complessivo piano sulla
qualità dell’aria, è stato approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte
nella sua seduta di oggi.
Il testo approvato, licenziato nei mesi scorsi dalla Giunta regionale su
proposta dell’Assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero, “individua gli
indirizzi, le prescrizioni e gli strumenti volti a promuovere la
progressiva diffusione di tecnologie a basse emissioni e ad elevata
efficienza energetica sia per quanto riguarda le nuove installazioni sia
all’atto del fisiologico ricambio dello stock degli impianti di
riscaldamento, la regolamentazione dell’utilizzo dei combustibili, le norme
comportamentali volte a modificare, nel verso della riduzione dei consumi,
le abitudini del cittadino-consumatore”.
“In questo periodo si parla molto di traffico e di inquinamento causato
dai veicoli - dice de Ruggiero - oggi anche nel settore del riscaldamento e
della climatizzazione delle case e dei luoghi di lavoro abbiamo adottato
misure strutturali che sono in linea con l’accordo tra le Regioni della
Pianura Padana e con le richieste dell’Unione Europea in materia di
inquinamento atmosferico. Assodato che la maggiore quantità di inquinamento
deriva dal traffico, bisogna ricordare che, nella metà dell’anno più
fredda, il riscaldamento contribuisce almeno per il 40 % all’emissione di
CO2 e del 27 % di PM10. Da questo semplice dato si evince quale sia
l’importanza del provvedimento approvato dal Consiglio regionale. Voglio
sottolineare, a questo riguardo, che è stato oggetto di una consultazione
molto ampia e condivisa, dove un ruolo significativo è stato svolto dalle
associazioni degli operatori del settore che, con grande impegno, hanno
collaborato a definire quanto deciso oggi”.
“Nella scelta delle misure è stata tenuta in considerazione la necessità
di integrazione con altre politiche comunitarie e regionali di grande
significato sociale, economico ed energetico - spiega ancora l’Assessore -
quali la promozione della filiera di produzione ed utilizzo di biomasse
nell’economia montana piemontese. Particolare attenzione è riservata ad
altri sistemi di produzione di calore, promossi dalla più recenti normative
europee e nazionali, quali la cogenerazione, per la cui applicazione
abbiamo approfondito le implicazioni nelle condizioni critiche di qualità
dell’aria del Piemonte. Il provvedimento darà un rinnovato impulso alla
ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative e ambientalmente
sostenibili. Alla stessa stregua valorizziamo le politiche di sostegno alla
bioedilizia, che la Regione sta promuovendo in quanto strumento di sicuro
miglioramento della qualità della condizione abitativa e, dunque, della
qualità della vita. Ancora una volta l’ambiente si vuole connotare come
opportunità di benessere e non come vincolo”.
Nello Stralcio di Piano sono individuati i provvedimenti, le misure e le
politiche per il governo della qualità dell’aria nelle Zone di Piano e
nelle Zone di Mantenimento, applicabili al settore del riscaldamento e del
condizionamento degli ambienti, necessari ai fini di:
- Migliorare l’efficienza energetica complessiva del sistema
edificio-impianto, dei generatori di calore, dei sistemi distributivi e di
regolazione.
- Favorire l’utilizzo di tecnologie innovative per incrementare
l’efficienza energetica e migliorare le prestazioni emissive dei generatore
di calore.
- Favorire l’utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale e l’uso
di fonti energetiche rinnovabili.
Nell’ambito delle attività per la predisposizione dello Stralcio di
Piano sul riscaldamento degli ambienti e il condizionamento è stata svolta
anche una stima circa l’impatto sulla qualità dell’aria prodotto dalle
prescrizioni e dagli indirizzi previsti, prendendo a riferimento un
orizzonte temporale di un decennio.
“I risultati ottenuti - conclude de Ruggiero - evidenziano una
riduzione delle emissioni complessive da riscaldamento comprese tra 40 e il
60% per gli NOx e il 20% per i PM10, a cui si associa una riduzione della
concentrazione media invernale dell’NO2 (biossido di azoto) compresa tra il
6 e l’8% e tra il 4 e il 5% per il PM10. Tali variazioni di concentrazione
sono riscontrabili in particolare nelle aree a maggiore urbanizzazione”