Vertice Ue, c'è l'accordo ma resta il nodo giuridico
L'obiettivo è quello di portare al 20% (contro il 7% attuale) la quota dei consumi europei da fonti alternative sul totale consumato. L'editoriale di Gianni Silvestrini del Kyoto Club
09 March, 2007
Ansa del 09.03.2007, ore 12.01
CLIMA: VERTICE UE, C'E' L'ACCORDO MA RESTA IL NODO GIURIDICO
BRUXELLES - I capi di Stato e di governo della Ue hanno raggiunto "un accordo politico" sull'insieme degli obiettivi previsti nel piano di azione contro il cambiamento climatico. Lo riferiscono fonti concordanti all'Ansa, precisando che resta sul tavolo "un nodo giuridico". "Raggiunto l'accordo politico sui target vincolanti, si tratta di capire come trasporli nella legislazione europea", hanno riferito le fonti.
La presidenza tedesca - hanno indicato le fonti - potrebbe decidere di proseguire oggi la discussione per chiarire questo aspetto, oppure di rinviare la decisione, incaricando la Commissione Ue di presentare una proposta. L'implementazione giuridica dell'accordo è un punto molto importante, perché può influire sul carattere vincolante delle decisioni, in particolare sulle energie rinnovabili.
I 27 hanno superato le divisioni sull'obbligatorietà dell'obiettivo che punta a portare al 20% (contro il 7% attuale) la quota dei consumi europei da fonti alternative sul totale consumato. Il compromesso individuato prevede un target europeo da raggiungere con "target differenziati" paese per paese, che dovranno tenere conto delle "circostanze individuali, dei punti di partenza e potenziali" di ciascun Stato membro. La questione che resta sul tavolo è se imporre il voto all'unanimità o a maggioranza qualificata nell'adozione dei singoli piani. Se passasse il criterio dell'unanimità, ciascun paese avrebbe diritto di veto e potrebbe compromettere l'efficacia e la rapidità dei processi decisionali.
La bozza di conclusioni del Vertice Ue indica un "obiettivo vincolante del 20% entro il 2020 del totale dei consumi di energia da fonti rinnovabili ". La bozza - visionata dall'Ansa - indica che per realizzare l'obiettivo sulle fonti rinnovabili "dovranno essere definiti target differenziati a livello nazionale con il pieno coinvolgimento degli Stati membri".
I target nazionali dovranno tenere in considerazione - si precisa nella bozza - "la differenza nei punti di partenza dei singoli Stati membri, incluso il livello esistente di energia rinnovabile e il mix energetico". I target nazionali dovranno rispettare l'obiettivo minimo sui biocombustili", fissato al 10%, "lasciando agli Stati membri di decidere per ogni specifico settore di energie rinnovabili". In questo ambito, nella bozza si riconosce "il contributo dell'energia nucleare" per far fronte alle preoccupazioni sulla sicurezza e approvvigionamento dell'energia e per la riduzione delle emissioni di C02, rilevando però "l'importanza capitale" che siano tenute in considerazione la sicurezza dei processi. Questa formulazione è una novità rispetto alla prima versione della bozza e risponde alle richieste avanzate dalla Francia, che ha condizionato il suo sì al target vincolante sulle rinnovabili al riconoscimento del ruolo del nucleare.
MERKEL, NUOVO TESTO E' UNA SVOLTA
Il cancelliere tedesco Angela Merkel - giungendo alla sede del Consiglio Ue dove sta per iniziare la seconda giornata di lavori del vertice dei capi di Stato e di Governo - ha definito "una svolta" il nuovo testo sul clima e sull'energia preparato dalla presidenza tedesca. "Abbiamo ora pronto un testo - ha spiegato la Merkel - e l'abbiamo dato a tutte le delegazioni. Se si guarda a questo nuovo testo si può dire che rappresenta una svolta sulle questioni del clima e dell'energia. Spero - ha aggiunto il cancelliere tedesco - che otterremo l'accordo degli Stati membri su questo testo che ha sicuramente dei nuovi elementi di qualità ".