Quanto beve casa tua?
Sempre più sobri: in Emilia va in cantiere un complesso che consumerà 20 kWh per metro quadrato all’anno. Firma il progetto Arkit energia, che si avvale della collaborazione di Aipe e Centro di informazione sul Pvc. Con la benedizione del Comune - da Il Corriere.it del 15.03.2007
15 March, 2007
- "Ho cambiato casa". - "Quanto consuma questa?" - “Due litri per metro quadrato all’anno”. - “Ottimo, la mia è ancora di quelle da tre”. Il terzo amico si allontana: la sua è di quelle tradizionali, un’ubriacona da una ventina di litri (2, 3, 20 litri rappresentano un consumo energetico equivalente alla combustione della corrispondente quantità di gasolio)
Fantadialogo? Non più tanto. Dopo l’esperienza della casa romana 3 litri, è andato in cantiere da qualche giorno un progetto pilota che punta a ridurre i consumi energetici di un ulteriore terzo. L’esperimento è molto interessante, perché vede coinvolta una compagine di attori che copre tutte le fasi del processo costruttivo, con due associazioni a fare da registe.
Siamo in Emilia Romagna, in provincia di Bologna: il Comune di Ozzano, in prima linea sul fronte della programmazione sostenibile, bandisce una gara per la costruzione di cinque alloggi (per un totale di 400 metri quadrati) e di un centro didattico-sperimentale (un altro centinaio). Prezzo di vendita contenuto, maggior cubatura e sconti sugli oneri di urbanizzazione sono la contropartita offerta dall’amministrazione per compensare rigidi requisiti in termini di fabbisogno energetico e prestazioni. Oltre all’obbligatorio recupero dell’acqua meteorica, talmente importante in una regione assetata da essere incluso nel regolamento comunale.
Vince la cooperativa “La certezza”, che affida l’incarico di progettazione ad Arkit energia, studio di progettazione che ben esplicita nel logo i propri obiettivi: architettura, ambiente, tecnologia. Alessandro Marita e Alessandro Ballocchi si concentrano sui principi della bioclimatica e li coniugano con le tecnologie a disposizione, mettendo a punto sistemi che ottimizzano le funzioni degli elementi che vanno a integrare: isolamento, inerzia termica, pannelli fotovoltaici, collettori solari. Prezioso si rivela l’apporto di due associazioni che puntano sulla sostenibilità come atout per migliorare il mercato italiano. Aipe e il Centro di informazione sul Pvc si buttano fianco a fianco nell’avventura. Con un patrimonio di conoscenze che permetterà, a fine lavori, di quantificare gli impatti ambientali delle varie fasi di vita del manufatto.